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Grandes Jorasses, continuano i tentativi di recupero dei 2 alpinisti bloccati a 4000 metri

Punta Walker sulle Grandes Jorasses (Photo courtesy of http://www.mihavalic.net)
Punta Walker sulle Grandes Jorasses (Photo courtesy of http://www.mihavalic.net)

UPDATED – COURMAYEUR, Aosta — Falliti anche i tentativi di recupero di questa mattina e del primo pomeriggio degli alpinisti francesi bloccati da 5 giorni sul Monte Bianco. I due sono una guida alpina di Chamonix e la sua cliente saliti per un’ascensione alla Grandes Jorasses nella mattinata di mercoledì e rimasti bloccati da una bufera annunciata il giovedì successivo. Il soccorso alpino valdostano e la gendarmeria di Chamonix stanno tentando di recuperarli, ma tutto è reso difficile dalla nebbia e dal forte vento in quota che impedisce agli elicotteri di raggiungerli. Oggi l’elicottero è riuscito a compiere due nuovi sorvoli sulla zona, ma i soccorritori non hanno potuto proseguire a piedi a causa del rischio valanghe troppo alto.

La guida alpina di Chamonix e la sua cliente erano partiti per un’escursione sulla Grandes Jorasses nella mattinata di mercoledì. Nonostante l’arrivo del maltempo nel pomeriggio, i due erano convinti di riuscire a raggiungere il Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti, collocato a 2803 metri di quota tra il ghiacciaio di Plampincieux ed il ghiacciaio delle Grandes Jorasses, sul versante italiano del massiccio.

Purtroppo i due sono stati colti dalla bufera e e si sono dovuti fermare a 4.050 metri di altitudine, sotto la punta Walker. Giovedì mattina la guida francese ha allertato i soccorsi con il cellulare, ma il tentativo di recupero è tuttora ostacolato dalle condizioni meteorologiche.

I soccorritori infatti non possono raggiungerli a piedi a causa dell’alto rischio valanghe dato dall’enorme quantità di neve caduta. L’unica soluzione sono gli elicotteri, ma la nebbia e il forte vento hanno a lungo impedito il volo. Nella giornata di ieri sono stati effettuati più tentativi di sorvolo della zona sia da parte del soccorso alpino valdostano che dalla gendarmeria di Chamonix, ma i mezzi aerei non sono riusciti a superare quota 3.500 metri.

Inoltre la condizione dei dispersi rimane un’incognita. L’ultimo contatto con i due è avvenuto venerdì mattina e nella telefonata hanno affermato che avrebbero scavato una buca nella neve in cui ripararsi dopodichè la batteria si è scaricata definitivamente.

Questa mattina si è tenuto un vertice italo-francese a Courmayeur per fare il punto sulla situazione. L’elicottero ha effettuato nuovi sorvoli sulla zona sia in mattina sia nel primo pomeriggio, ma ancora l’alto rischio valanghe ha impedito ai soccorritori di proseguire a piedi giù dalla Punta Walker in cerca dei dispersi. Il forte vento inoltre, non solo ostacola il volo dei veivoli di elisoccorso, ma anche rende molto più difficili le condizioni generali, facendo diminuire drasticamente la temperatura percepita dei due alpinisti all’addiaccio a oltre 4000 metri di quota.

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