PERGINE VALSUGANA, Trento — Un’estate alla scoperta delle più belle pareti delle Dolomiti Trentine. Si chiama “DoloMitiche” ed è il progetto curato da Alessandro Beber, scalatore e guida alpina di Pergine Valsugana, che prevede la creazione di una “guida multimediale” dedicata a 20 vie scelte tra il Gruppo del Brenta, il Catinaccio, la Marmolada, i Pilastri d’Ombretta e le Pale di San Martino. Ogni percorso è descritto con una scheda tecnica, foto e video della ripetizione, con videointervista ai primi apritori.
Venti tappe da maggio a settembre, per scoprire 20 itinerari celebri o immeritatamente dimenticati, ma comunque tra i più belli che si trovino sulle Dolomiti trentine. L’avventura di Beber è cominciata a maggio scorso ed è arrivata al momento a quota 12, con 8 vie al termine del progetto. L’ultima salita è avvenuta il 16 luglio sulla Via “Skyluke for Alex”, su Cima Canali, nelle Pale di San Martino. Gli altri percorsi scelti dalla guida alpina valsugana si trovano sul Catinaccio, sul Brenta, sullo Spiz dele Roe de Ciampiè, sulla Piramide Armani, sui Pilastri d’Ombretta, e altre cime della zona.
Beber scala ciascun itinerario e ne fa un racconto di oggi e di ieri. Fornisce informazioni su ogni percorso, ovvero indicazioni sulla difficoltà, il dislivello, i tempi di percorrenza, la tipologia di via e le caratteristiche. Allega una relazione tecnica su ogni tiro dell’itinerario, poi una carrellata di foto della parete, della vetta e della via, la localizzazione del posto sulla cartina e infine, in alcuni casi, una video intervista agli apritori.
“Tra le pieghe delle pareti si è andato via via accumulando (ed ancora si arricchisce ad ogni nuova stagione…) un immenso archivio, costituito dalle linee immaginate e realizzate dagli arrampicatori di ogni epoca – dice Beber sul sito che presenta l’impresa -. Pagine fatte di sogni, fatiche, aspirazioni, ma soprattutto di tante storie da raccontare…L’intento del progetto Dolo-Mitiche è appunto quello svelare almeno una piccola parte di questo tesoro, promuovendo e valorizzando la storia alpinistica delle Dolomiti. Mettendoci in gioco in prima persona, andremo a ripercorrere e a relazionare alcuni degli itinerari più significativi, intervistando parallelamente i protagonisti delle prime salite, così da poter svelare gli affascinanti retroscena che hanno portato alla realizzazione di vere e proprie “Opere d’arte a cielo aperto”.
