News

Monti Foja, scoperte nuove specie nel "mondo perduto" indonesiano

Le gigantesche felci arboree che crescono sui punti più elevati dei Monti Foja (Photo Tim Laman - Nationalgeographic.it)
Le gigantesche felci arboree che crescono sui punti più elevati dei Monti Foja (Photo Tim Laman - Nationalgeographic.it)

PORT MORESBY, Papa Nuova Guinea — Una nuova specie di geco è stata ritrovata sui monti Foja, in Nuova Guinea. Il Cyrtodactylus boreoclivus è l’ennesima specie unica al mondo rinvenuta nella foresta tropicale d’alta quota del “mondo perduto”, come viene chiamato questo angolo del pianeta rimasto così isolato dalle altre terre emerse, da aver conservato perfettamente esemplari ormai scomparse nel resto del mondo e nel resto dell’isola.

La foresta pluviale dei monti Foja, montagne che arrivano anche a 2.193 metri di altezza situate nel territorio del Papa Nuova Guinea, ricopre oltre 9000 chilometri quadrati di terreno e costituisce la più grande foresta tropicale non percorsa da strade dell’Asia Pacifica. Fino al 2005 questi territori sono rimasti praticamente inesplorati, almeno da un punto di vista scientifico.

Sei anni fa sono iniziate quindi le prime spedizioni di biologi, a caccia di specie animali e vegetali tipiche del territorio. Da allora ad oggi sono stati scoperti numerosi nuovi esemplari, mai rinvenuti e catalogati nel resto del mondo. In particolare i biologi Christopher Milensky, Paul Oliver e Kristofer Helgen, inviati in Papa Nuova Guine per il progetto Conservation International e National Geographic nella primavera 2010, anno internazionale della Biodiversità, hanno realizzato numerose indagini, corredate da fotografie uniche al mondo.

Questa primavera gli scienziati sono tornati sul campo e a questa nuova spedizione risale l’ultimo ritrovamento, quello che riguarda il Cyrtodactylus boreoclivus. L’animale è stato scoperto durante una serie di spedizioni notturne nella foresta pluviale: su felci erboree gigantesche e altri incredibili tipologie di alberi che crescono sui punti più elevati dei Monti Foja, vivono infatti lucertole, rane e gechi unici al mondo.

L’erpetologo Paul Olivier, ricercatore dell’Università di Adelaide, in Australia, aveva avvistato per la prima volta il geco nel 2008. Ancora prima di lui in realtà, l’animale era stato catturato e portato al Museo di Sidney, dove però era stato etichettato semplicemente come specie non classificata.

Se all’inizio Olivier pensava si trattasse di una specie già nota, oggi, grazie recenti analisi, ha potuto individuare caratteristiche che lo differenziano da più di 23 specie affini che vivono nell’Isola della Nuova Guinea.

“L’occhio del geco ha riflessi rossi, grazie a questa caratteristica è possibile avvistarlo a 20-30 metri di distanza mentre è su un albero – ha dichiarato il biologo australiano al National Geographic -. Quando l’abbiamo catturato pensavo appartenesse a una specie già nota, poi ci siamo resi conto che ci trovavamo di fronte a una nuova specie”.

Il geco è lungo circa 25 centimetri ed è il più piccolo delle altre specie che abitano queste isole, alcune delle quali raggiungono quasi i 30 centimetri, tra le più grandi del mondo. Certo molto rimane ancora da esplorare nel “mondo perduto” e anche per questo gli scienziati sospettano che esistano tantissime altre specie ancora sconosciute al resto del mondo.

Info e foto: www.nationalgeographic.com

 

[nggallery id=417]

Tags

Articoli correlati

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close