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Il principe Harry bloccato Polo Nord: squarciata la pista d'atterraggio

Prince Harry
Il principe Harry durante il trekking al polo Nord

CAMP BARNEO, Russia — Tragedia sfiorata a Camp Barneo, la base area russa che viene costruita ogni anno su di un banco di ghiaccio vicino al Polo Nord. Due giorni fa, mentre un aereo stava atterrando, la pista creata sulla calotta artica ha ceduto squarciandosi in due. L’incidente si è risolto senza nessun ferito, ma ora i voli sono tutti sospesi per una violenta bufera e il principe Harry d’Inghilterra, che era impegnato in un trekking al Polo Nord, è bloccato lassù tra i ghiacci dell’Artico.

Secondo quanto riferito dai media internazionali, il ghiaccio avrebbe ceduto poco dopo l’atterraggio del velivolo che trasportava un gruppo di sciatori, uno scienziato russo e 12 turisti diretti al Polo Nord in elicottero. Tutti i passeggeri sono riusciti a scendere e a raggiungere le tende senza problemi, ma ora si trovano bloccati lassù nel mezzo di una bufera polare.

Con loro c’è anche il Principe Harry, che ha trascorso due settimane al Polo Nord dove ha partecipato alla prima parte della spedizione “Walking With The Wounded”, un trekking che conta tra i membri 4 militari feriti in Afghanistan. Si tratta di un tentativo di record: mai nessun invalido ha raggiunto il Polo Nord con un trekking non assistito: lo scopo è di raccogliere 2 milioni di sterline da donare in beneficienza ai feriti di guerra.

Un secondo velivolo Antanov-74, che stava per atterrare poco dopo lo squarcio nel ghiaccio, è stato immediatamente dirottato alla base di Longyearbyen. Pare che si trattasse proprio dell’aereo spedito lassù a riprendere il principe Harry, che è atteso con urgenza a Londra per una serie di impegni improrogabili.

Il principe Harry ha annunciato che forse farà un giorno di trekking in più con il gruppo di militari, e che rientrerà col primo volo disponibile, ma a palazzo reale non sembrano così rilassati: le autorità hanno fatto sapere che il ritardo del principe non può andare oltre le 48 ore e che se la pista non può essere riparata, ne dev’essere creata subito un’altra. Lo staff di Camp Barneo ha provato ad inviare gli elicotteri a cercare, nella zona, un nuovo banco di ghiaccio dove far atterrare gli aerei, ma un’improvvisa bufera ha complicato le operazioni e costretto a cancellare tutti i voli.

“Il crack è stato causato dalle temperature gelide che possono raggiungere anche i 60 gradi sottozero – ha detto il portavoce di Camp Borneo al Daily Telegraph -. Le condizioni sono davvero imprevedibili e possono cambiare da un momento all’altro. Teniamo monitorata la situazione e contiamo di ripristinare i voli in poco tempo, ma il tempo non sembra essere dalla nostra parte, almeno per ora”.

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