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Monte Bianco: sacca d'acqua rischia di esplodere sotto il ghiacciaio

La voragine nel ghiacciaio del 1892
La voragine nel ghiacciaio del 1892 (Photo ETH-BibliotechZürich, BildArchiv courtesy Lefigaro.fr)

ST. GERVAIS, Francia — Sta per replicarsi una tragedia sul versante francese del Monte Bianco: una sacca di 65mila metri cubi d’acqua individuata dagli scienziati sotto il ghiacciaio della Tête-Rousse minaccia di inondare la valle sottostante nei prossimi mesi. Una catastrofe identica a quella già capitata nel 1892, che causò centinaia di morti.

La notizia è stata battuta nei giorni scorsi dalla Reuters e dalla stampa internazionale. I ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche francese che hanno trovato la sacca d’acqua hanno detto che potrebbe scoppiare distruggendo quasi 900 case dislocate nei villaggi sotto la sua presunta traiettoria.

“Non ci aspettavamo di trovare questa sacca d’acqua – ha detto l’ingegnere geofisico Christian Vincent -. Si trattava di un’eventualità molto rara, perchè di solito l’acqua viene drenata dai ghiacciai e portata a valle un po’ alla volta. Invece qui il ghiacciaio ha imprigionato acqua gelida e rischia di esplodere sotto la sua pressione”.

E’ un incubo che ritorna, per gli abitanti dal luogo, che ancora hanno fresca nella memoria la tragica inondazione che circa un secolo fa uccise 175 persone. La causa fu una sacca d’acqua del tutto simile, che si trovava a 3.150 metri di altitudine e nella notte tra l’11 e il 12 Luglio 1892 esplose gettando verso valle un fiume di acqua e detriti nel couloir du Bossonney e nelle valli vicine, distruggendo le terme di St. Gervais. Si stima fossero 200 mila metri cubi d’acqua più 90 mila di ghiaccio e 800 mila di materiali e detriti staccati nel crollo.

Dopo la tragedia, vennero costruiti dei canali di scolo sul ghiacciaio, che ogni due anni viene controllato dal dipartimento delle foreste. Nulla di allarmante è stato mai rilevato sino ad oggi.

“Il rischio di esplosione esiste – ha detto Jean-Luc Videlaine, prefetto dell’Alta Savoia – ma la sua imminenza è sconosciuta. Queste sacche sono ancora poco comprese dagli scienziati”.

Le autorità locali, ricevuto l’allerta dagli scienziati, si sono subito mosse per cercare di prevenire un nuovo disastro. Due milioni e mezzo di euro sono stati stanziati dalle autorità pubbliche per istallare sistemi di allarme e drenaggio e far fronte all’emergenza.

Il sindaco di St. Gervais ha preallertato 3000 residenti nella zona e predisposto il drenaggio del ghiacciaio tramite pompe d’acqua in profondità. Le operazioni, iniziate a metà agosto, dovrebbero durare fino a ottobre.

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