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Val di Stava: 25 anni fa la tragedia

Un'immagine della tragedia
Un'immagine della tragedia

TRENTO — Sono passati 25 anni, ma il ricordo di quella tragedia, che costò la vita a 269 persone, è ancora molto vivo nella valle. Tanto che da oggi prenderanno il via una serie di iniziative religiose e culturali per non dimenticare quanto avvenne il 19 luglio 1985 in Val di Stava.

Quel giorno, la vallata venne rasa al suolo da 180mila metri cubi di fango proveniente da una miniera di fluorite che si trovava lassù, sul Monte Prestavel, depositati in due enormi bacini di terra. La colata scese a valle alla velocità di 90 chilometri all’ora, spazzando via alberghi, case, edifici e le vite di uomini, donne e bambini.

Tutto accadde alle 12:22. L’argine del bacino superiore, costruito in maniera precaria, cedette di schianto e crollò sul bacino inferiore, che cedette a sua volta. La massa fangosa composta da sabbia, limi ed acqua scese a valle a 90 chilometri orari spazzando via tutto sul suo percorso.

I soccorsi furono immediati, Ma dalle macerie furono estratte vive poche persone. A loro arrivo i soccorritori trovarono una landa desolata. Erano sparito, inghiottiti dal fango, 3 alberghi, 53 abitazioni, 6 capannoni, 8 ponti. E con loro la vita di 28 bambini con meno di 10 anni, 31 ragazzi con meno di 18 anni, 89 uomini e 120 donne.

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