AlpinismoAlta quota

GI, scariche e valanghe: la parete si fa sentire

Campo casa
Campo casa
KASHGAR, Cina — Notte da incubo per Mario e Hervé. Continue valanghe di neve ma anche di ghiaccio sono scese dalla parete del GI, sopra di loro, lungo l’itinerario che l’altro ieri avevano deciso di esplorare.

La tecnicità dell’itinerario originale, scelto da mesi come via di salita, e alcune valanghe causate probabilmente dal fatto che la stagione estiva è in ritardo e i pendii sono ancora abbastanza carichi delle nevicate di fine primavera, avevano indotto i tre a verificare un itinerario che, all’apparenza, poteva rilevarsi più tranquillo e che puntava alla grande sella Gashrbrum la, a 6900 m, sulla destra guardando la parete del GI.

Così l’altro ieri hanno hanno raggiunto la base della parete e Mario ha montato la sua tendina rimanendo li “in osservazione. Gia ieri, con una giornata di sole pieno, la parete ha iniziato a farsi sentire e a “scaricare”. Tanto che Mario ha detto a Daniele al ABC “il soffio della valanga è arrivato fino qui”.

Stamattina Daniele ha raggiunto Mario e Hervé che si era portato alla tenda sotto la parete ieri sera. “Non hanno dormito molto stanotte, la parete ha scaricato continuamente” ha detto Daiele che li ha raggiunti stamane.

Ancora qualche ora di osservazione, poi la decisone che i 3 alpinisti debbono prendere in base alla solo loro esperienza e capacità.

“Solo loro possono e devono decidere in piena autonomia e senza alcun condizionamento sull’itinerario e sull’opportunità di salire la montagna”, dice Agostino Da Polenza che è al campo casa a poche ore di marcia da loro e che con loro mantiene i contatti provvedendo alla logistica.

Anche oggi comunque è una giorna di sole.

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