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Val d'Aosta: Pro Mont-Blanc boccia le grandi opere

Il tunnel del Monte Bianco
Il tunnel del Monte Bianco

AOSTA — “La filosofia di questi interventi è esattamente l’opposto di quello che serve al territorio”. E’ il giudizio categorico espresso dal presidente di Pro Mont-Blanc Elio Riccarand sulle grandi opere che il governo e la Regione Val d’Aosta si apprestano a mettere in atto dopo l’accordo siglato ieri a Palazzo Chigi.

Sette interventi che il governo italiano ha definito di “preminente interesse nazionale”. Tra le opere inserite nell’accordo quadro, anche la linea ferroviaria Aosta-Martigny, la nuova funivia Entreves-Punta Helbronner ela galleria di sicurezza e di servizio del tunnel del Monte Bianco, con le relative vie di accesso al traforo.

A siglare il documento, il presidente della Regione Val d’Aosta Augusto Rollandin, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e quello dei Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto.

L’accordo non è piaciuto al Pro Mont-Blanc, il collettivo transfrontaliero che raggruppa 25 associazioni e enti italiani, svizzeri e Francesi che si occupano della tutela e della difesa del Monte Bianco.

“Il un nuovo modello di uso del territorio è in contrasto con le strategie che erano state delineate a livello

transfrontaliero per la tutela del Monte Bianco e del suo territorio” ha affermato il presidente del collettivo.

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