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Il solstizio d'estate a Machu Picchu

Machu Picchu
Machu Picchu

CUZCO, Perù — Si tratta di uno dei luoghi più affascinanti del pianeta. E oggi lo è ancora di più. Il 21 giugno era un giornata importante per gli incas, e le “città del cielo” Macchu Piccu e Cuzco sono destinate a fare il pienone di turisti.

Le feste più importanti degli Incas coincidevano con i due solstizi (21 giugno e 22 dicembre).Per l’impero quello dell’inverno australe rappresentava anche l’inizio di un nuovo anno nonché l’origine mitologica del popolo Inca, discendenti del Sole.

Sul finire di giugno gli antichi festaggiavano l’Inti Raymi, una celebrazione che, tra balli e sacrifici, durava una decina di giorni. Proibita dagli spagnoli perché considerata contraria alla religione cattolica, l’Inti Raymi si svolse clandestinamente per secoli. Dlla metà del ‘900 tornò ad essere pubblica e divenne, soprattutto a Cuzco, un forte richiamo per i turisti.

Il tempo d’altronde favorisce manifestazioni all’aperto. Giugno, in Perù è di solito secco, senza piogge e non troppo freddo. Insomma, il periodo migliore per visitare “l’enigma di pietra in America”, come Ernesto Che Guevara definì le rovine di Machu Picchu nel 1952.

Macchu Piccu, la città perduta degli Inca, è stata edificata intorno al 1450 dall’imperatore Pachacuterc. Per un centinaio di anni è rimasta abiatata, ma praticamente ignota ai conquistadores spagnoli del ‘500. A farla scoprire alla cultura occidentale fu l’archeologo americano Hiram Bingham nel 1911.

Perchè venne costruita lassù, sul picco della “montagna vecchia”, in cima alla vallata del fiume Urubamba, è ancora un mistero. Qualcuno azzarda per sfuggire ai conquistadores, ma non ci sono certezze. Così come resta ignoto il motivo che spinse gli incas ad abbandonarla.

Si tratta, in ogni caso, di una costruzione straordinaria. Tanto che la città è considerata una delle sette meraviglie del mondo. La sua posizione geografica la rende enigmatica e affascinante. Si trova 2.400 metri sul livelli del mare fra due montagne e gole a strapiombo sul fiume sottostante.

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