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Nove rifugi per escursionisti aperti in Piemonte anche d’inverno

Dal Cuneese alle vallate ossolane, dalla Val Susa alla Val Pellice. Sono numerose in tutta la regione le opportunità di dormire in quota per skialper e ciaspolatori. Eccone alcune

Sono numerosi anche in Piemonte i rifugi lontani dalle piste da sci ma aperti anche in questa stagione a beneficio di ciaspolatori e skialper. Di volta in volta posso essere meta o punto di partenza di un’escursione, Tutti, però, garantiscono silenzio, accoglienza e grandi scenari naturali.
Nella maggior parte dei casi aprono le porte solamente nei fine settimana, ed è comunque indispensabile contattarli prima di mettersi in viaggio per verificare l’effettiva disponibilità: il meteo, infatti, può essere più forte anche del rifugista più entusiasta. Ecco quindi, dopo quelli delle Dolomiti e della Lombardia alcuni dei rifugi riservati agli escursionisti sulle montagne piemontesi.

 

Rifugio Gattascosa – Bognanco (VB)

L’arrivo al Rifugio Gattascosa, in Val Bognanco (VB). Foto FB Rifugio Gattascosa

Meno di due ore di salita lungo una comoda poderale coperta di neve che parte dall’Alpe San Bernardo portano ai 2000 metri del Rifugio Gattascosa in Alta Val Bognanco, adagiato al centro di una vasta conca poco distante dal Passo Monscera splendido balcone panoramico sui 4000 svizzeri. Il rifugio, a sua volta comodo punto di partenza per numerosi itinerari da percorrere con le ciaspole o gli sci, è aperto solo nei fine settimana e dispone cinque camere per un totale di 20 posti letto.

Capanna Mautino – Cesana Torinese (TO)

La Capanna Mautino in Alta Val di Susa. FB Rifugio Capanna Mautino

Storico punto di riferimenti degli sportivi del Torinese, la Capanna Mautino si trova a 2110 metri di quota in Alta Val di Susa nei pressi del Lago Nero. Si raggiunge in poco più di due ore dal paese di Bousson seguendo la pista battuta che coincide con la strada militare sterrata percorribile in estate (680 metri di dislivello). Da qui si parte per interessanti escursioni sci alpinistiche sui Monti della Luna. Tra le vette più affascinanti, il Monte Terra Nera e il Monte Giaissez offrono pendii ampi e panoramici. Aperto tutti i giorni (chiuso la sera  domenica e lunedì) dispone di 25 posti letto.

Rifugio Maria Luisa – Formazza (VB)

Il Rifugio Maria Luisa rimane un riferimento imprescindibile per gli escursionisti in Val Formazza. Situato a 2160 metri di quota, in località Val Toggia, si raggiunge in un paio d’ore da Riale percorrendo la strada carrozzabile ora coperta dalla neve. Innumerevoli le escursioni scialpinistiche in partenza dal rifugio tra cui la salite alla Punta di Valrossa e al Corno Gries.
Ciaspole ai piedi si arriva senza difficoltà al Passo San Giacomo, costeggiando per un lungo tratto il bacino del Lago Toggia. Dispone di 70 posti letto. Sempre aperto (meteo permettendo).

 

Rifugio Pietro Crosta –  Varzo (VB)

Il Rifugio Pietro Crosta in Valdivedro (VB). FB Rifugio Pietro Crosta

Lo spiazzo accanto alla provinciale che da Varzo sale a San Domenico, in Valdivedro, è spesso affollato. Già, perché il rifugio Pietro Crosta, per quanto defilato dalle grandi direttrici escursionistiche è una meta  sempre molto apprezzata. Per raggiungere i 1751 metri dell’Alpe Solcio, dove sorge la struttura si cammina per circa 3 ore. Bella, da qui, la salita con le pelli  al Cistella (bivacco Leoni) con successiva discesa a Ciamporino. Dispone di 25 posti letto. Aperto mercoledì, giovedì, sabato e domenica.

Rifugio Willy Jervis – Bobbio Pellice (TO)

Una comoda mulattiera innevata, o in alternativa una strada agro silvo pastorale, accompagna in 1.30 ore da Villanova di Bobbio Pellice ai 1.732 metri del rifugio Willy Jervis (www.jervis.it ) costruito nel 1950 nell’ampia Conca dal Prà. Di proprietà del Cai Uget Val Pellice è una struttura di grandi dimensioni con ben 96 posti letto, piuttosto frequentata sia per la facilità di accesso che per il rilassante colpo d’occhio offerto dalle montagne che lo sovrastano. Molte di queste sono mete di interessanti, e non banali, escursioni sci alpinistiche. Dal Rifugio Jervis si sale con le pelli verso il Col Seillière 2852 m, il Barant 2425 m, il Mait d’Amount 2804 m e la Clot La Pierre 2730 m. Il rifugio è sempre aperto.

Il Rifugio Willy Jervis, in Val Pellice (TO). FB Rifugio Jervis

Rifugio Ciriè –  Balme (TO)

Il Rifugio Cirié al Pian della Mussa (TO)

Collocato a 1.815 metri di quota ai margini del vasto anfiteatro naturale del Pian della Mussa, il Rifugio Ciriè si raggiunge in meno di due ore dal paese di Balme in Valle Stura. Dispone di 25 posti letto (informarsi però bene sull’effettiva disponibilità) spesso utilizzati dai partecipanti a corsi di skialp o soggiorni escursionistici organizzati da Guide o associazioni. Rinomata cucina tipica. Belle ciaspolate conducono da qui ai Colli del Tovetto o al Colle Battaglia, mentre due tra le escursioni scialpinistiche più apprezzate portano al Ghicet dI Sea e alla Punta Rossa di Sea. Chiuso solo martedì e mercoledì.

Rifugio Dahu de Sabarnui – Vinadio  (CN)

Dalla terrazza del Rifugio Dahu de Sabarnui, nel Cuneese. FB Rifugio Dahu de Sabarnui


Inaugurato nel 2011 dopo la ristrutturazione completa di una baita a 1702 metri di quota nel Vallone di San Bernolfo, il Rifugio Dahu de Sabarnui si raggiunge in meno di due ore con gli sci (anche  da fondo) o con le ciaspole da Bagni di Vinadio. Confortevole dispone di 31 posti letto alcuni in curiose camere a tema. E’ il punto di partenza in quota per le ascensioni scialpinistiche alla Cima di Corborant e alla Rocca di San Bernolfo. Aperto venerdì, sabato e domenica.

Rifugio Selleries – Roure (TO)

FB Rifugio Selleries

Il modo più interessante per raggiungere il Rifugio Selleries è risalire la Val Chisone. A Roure si prende il bivio verso Prà Catinat e si prosegue sulla strada fino ad oltrepassare il forte di Fenestrelle. Poco prima di una caratteristica fontana in pietra, si trova il bivio che sulla destra con circa 5 km di strada sterrata (chiusa al traffico ma battuta con il gatto delle nevi), conduce fino al rifugio posto a 2023 metri di quota. La salita si svolge dapprima tra borgate di case ben curate per poi continuare in ampi prati e finire nella gola del vallone delle Selleries, scavata dall’omonimo rio. Il rifugio garantisce cucina casalinga e un’intrigante selezione di vini di piccoli produttori categoricamente piemontesi. Aperto tutto l’anno.

Rifugio Meira Paula – Sampeyre (CN)

Il Rifugio Meira Paula, in Val Varaita. FB Meira Paula

Situato a 1373 metri di quota nella Media Val Varaita, il Rifugio Meira Paula www.meirapaula.it/ si raggiunge in 30 minuti a piedi da Rore (borgata Sabbione o borgata Puy Superiore). La sua giovane età, è stato inaugurato nel 2016, è raccontata anche dalle moderne soluzioni adottate in tema di sostenibilità e isolamento termico, negli spazi comuni come nelle camere (17 posti letto). Da qui si parte per escursioni verso il Monte Ricordone  (facile) o la Testa di Garitta Nuova, entrambi raggiungibili anche con le ciaspole. Aperto da venerdì a lunedì e durante le festività.

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