
Cinque alpinisti georgiani – Giorgi Tepnadze, Bakar Gelashvili, Temur Kurdiani, Vakho Blagidze e Tornike Tepnadze – hanno realizzato la prima salita di una montagna inviolata e senza nome nel Grande Caucaso. La cima si trova nella parte più orientale del massiccio del Chaukhi, con cime tra i 3400 e i 3858 metri, conosciuto come le Dolomiti georgiane per la caratteristica forma delle sue guglie rocciose.
Gli scalatori hanno aperto una via di misto piuttosto tecnica, valutata con 5B nella scala georgiana, che equivale a una difficoltà di M5+. La spedizione è stata dedicata a Archil Badriashvili, che ha perso la vita colpito da un fulmine sul Monte Shkhelda nell’agosto 2024. Con lui tre dei componenti della spedizione avevano realizzato salite molto importanti, con diverse prime ascensioni in Himalaya e in Hindu Kush, tra cui la via sulla parete Nord Ovest del Saraghar, che ha fatto guadagnare alla squadra un Piolet d’Or nel 2022.
La “nuova” vetta è stata quindi battezzata con il nome di Archil Peak. A questo proposito gli alpinisti georgiani hanno sottolineato come, nell’attribuire un nome a cime in Paesi stranieri o aree remote della loro stessa nazione, è importante rispettare il volere dei locali. In questo caso, la comunità Khevsur ha acconsentito alla dedica della cima a Badriashvili, il quale aveva a sua volta realizzato diverse scalate in questa zona, tra cui la prima salita della parete Est dell’Asatiani Peak nel 2016.