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Otto rifugi nelle Dolomiti aperti d’inverno solo per gli escursionisti

Dalle Pale di San Martino al Monte Pelmo, dall’Ampezzano alla Val di Fassa, non mancano i rifugi distanti dalle piste da sci da raggiungere a piedi per godere dal di dentro le Dolomiti nella loro veste invernale. Spettacolare e silenziosa

Rifugio Rosetta – San Martino di Castrozza (TN)

Posto a 2.581 metri di quota nel cuore dell’Altopiano delle Pale, si raggiunge da San Martino di Castrozza con gli impianti di Col Verde – Rosetta, quindi camminando per una ventina di minuti dalla stazione a monte della funivia. Il rifugio Rosetta dispone di 70 posti letto ed è aperto tutti i fine settimana (sabato e domenica) fino a chiusura impianti di risalita oltre che, senza interruzioni, dal 24 dicembre al 7 gennaio. Numerose le possibilità di escursioni scialpinistiche o con le ciaspole per esempio verso la Cima del Monte Rosetta, il ghiacciaio della Fradusta o il Passo Pradidali Basso.

Rifugio Micheluzzi-Campitello di Fassa (Tn)

La magnifica Val Duron, tributaria della Val di Fassa, è il luogo ideale per ciaspolate non troppo impegnative in un contesto ambientale di grande bellezza. Qui, a 1860 metri di quota ai piedi del Sasso Piatto, si trova il Rifugio Micheluzzi che si raggiunge da Campitello percorrendo per meno di due ore (420 metri di dislivello) una strada forestale. Aperto fino ad aprile (verificare sempre eventuali chiusure infrasettimanali), dispone di 10 camere molto confortevoli. Belle escursioni con le ciaspole salgono fino al Passo Duron e alla sella ai piedi dei Denti di Terrarossa.

Il Rifugio Micheluzzi in Val Duron

Kreuzwiese Alm – Luson (Bz)

Occorre camminare per 1.30 ore per raggiungere il rifugio Kreuzwiese Alm, posto a 1924 metri sul soleggiato altopiano di Luson. Ampliato e ristrutturato di recente, ha tutti i comfort di un albergo ai quali aggiunge panorami di grande impatto e la comodità di trovarsi in un luogo strategico per effettuare piacevoli passeggiate in quota senza pericoli o dislivelli esagerati. Il rifugio si trova inoltre sulle piste da fondo che partono da Rodengo. Il Monte Kampill (2190 m) è meta di una delle escursioni più gratificanti in partenza dal rifugio. Si sale senza difficoltà con le ciaspole o gli sci sempre in campo aperto per ammirare un panorama che spazia sui Monti di Fundres, sulla Val Badia, sul Forca Grande e sul Sass de Putia. Aperto tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio e dal  14 al 22 febbraio 2026; fine settimana di gennaio e febbraio fino  al marzo 2026 (sabato, domenica e lunedì).

La Kreuzwiesenalm sull’Alpe Luson @ Hannes Niederkofler

Rifugio Lavarella – San Vigilio di Marebbe (Bz)

In un vasto altopiano all’interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, il rifugio Lavarella è la meta di tranquille escursioni con partenza dal rifugio Pederù di San Vigilio di Marebbe. Bastano due ore per raggiungere il rifugio, dotato di 51 posti letto e valido punto di partenza per escursioni nelle aree meno frequentate della zona. Gli skialper possono dirigersi, per esempio al Monte Sella di Fanes, al Col Toronn o al Sass da les Diesc. Apertura invernale: 26 dicembre-11 gennaio e dal 30 gennaio al 12  aprile 2026.

Il Rifugio Lavarella a San Vigilio di Marebbe

Malga Nemes – Sesto (Bz)

Una camminata sulla neve di un’ora porta dal Passo di Monte Croce Comelico ai 1950 metri di quota di Malga Nemes. Si procede seguendo una strada poderale, quindi senza difficoltà particolari,  dapprima nel bosco poi su un grande altopiano dal quale si iniziano ad ammirare  la Croda Rossa e le Dolomiti di Sesto. Attraversato un torrente su un ponticello di legno si affronta un breve strappo che porta a destinazione. La vista dalla terrazza è davvero grandiosa, la cucina propone piatti rustici di qualità. Aperto tutti i giorni fino al 6 aprile.

La vista da Malga Nemes, sopra il Passo di Monte Croce Comelico @ FB Alpe Nemes Hutte

Malga Ra Stua – Cortina d’Ampezzo (Bl)

A nord di Cortina, sul confine tra il Veneto e l’Alto Adige, si estende una delle zone più suggestive delle Dolomiti, caratterizzate da pascoli e boschi sorvegliate dalla Croda Rossa d’Ampezzo e dalla Croda del Becco. La Malga Ra Stua, 1695 metri, si raggiunge d’inverno a piedi o con sci e pelli di foca. Il dislivello è di 380 metri. D’inverno si può anche dormire. Da Cortina si segue la statale per Dobbiaco fino al tornante di Sant’Uberto (1425 m), da cui si sale a un posteggio. Si può arrivare anche da Misurina o Dobbiaco. A piedi si segue la strada innevata che sale a mezza costa nel bosco, si affaccia sulla valle del Boite e le vette delle Lavinores, poi traversa una “tagliata” tra le rocce. Si continua con un tratto più comodo, con brevi saliscendi, tralasciando vari sentieri estivi. Più avanti ci si avvicina al fondovalle, si supera un ponte e si sale affacciandosi su un antro dove il Boite forma una cascatella ghiacciata. Subito dopo è Malga Ra Stua (1695 m, 1 ora), all’inizio di un pianoro sorvegliato dalla Croda Rossa d’Ampezzo e dalle Crepe di Socroda. Oltre la Malga sale a destra la strada militare per Forcella Lerosa, che può essere seguita con le ciaspole. Se si continua sul fondovalle, dove la pista prosegue, si raggiungono le sorgenti del Boite e la baita del Cianpo de Cros (1765 m, 1 ora a/r). Itinerari più lunghi proseguono verso i rifugi Sennes e di Fodara Vedla, in Alto Adige. Dalla Malga al posteggio occorrono 0.45 ore. Aperto dal 26 dicembre al 29 marzo 2026.

Rifugio Angelo Bosi – Auronzo di Cadore (Bl)

Da Misurina e dal suo lago, che si raggiungono da Cortina passando per il Passo Tre Croci o per Carbonin, lo sguardo corre in tutte le stagioni alle Tre Cime. Merita una visita, però, anche il Monte Piana, 2324 metri, che offre uno straordinario panorama e precipita con alte pareti rocciose verso l’Alto Adige. La strada innevata che sale al rifugio Angelo Bosi e alla cima può essere percorsa a piedi (utili i ramponcini) o in motoslitta, oltre il rifugio l’atmosfera è più tranquilla. Da Misurina si segue la strada per le Tre Cime fino a un posteggio (1757 m). A piedi si segue la pista innevata che sale tra i tracciati di discesa e da fondo, entra nel bosco e sale alla Forcella Bassa (1880 m), dove si può arrivare con le ciaspole dal Lago d’Antorno. La strada tocca la Forcella de Mèzo e la Forcella Auta (1984 m), poi sale con rampe comode ma aeree al rifugio Bosi (2201 m, 2 ore). L’ultimo tratto del sentiero battuto supera una ripida rampa, poi continua sull’altopiano fino alla cima (2324 m, 0.30 ore a/r) e alla Piramide Carducci. La discesa dal rifugio al posteggio richiede 1.15 ore.
Aperto tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio, poi il sabato e la domenica fino a metà marzo circa.

Il rifugio Angelo Bosi al Monte Piana. Foto Sofia De Francesch

Rifugio Città di Fiume – Borca di Cadore (Bl)

Collocato a 1918 metri di quota ai piedi del versante settentrionale del Monte Pelmo, il Rifugio Città di Fiume si raggiunge dalla strada che sale al Passo Staulanza (indicazioni a inizio itinerario). A piedi si segue la strada battuta che traversa un canalone, entra nel bosco, e sale a mezza costa nel bosco fino alla Malga Fiorentina (1799 m), da cui appare la Civetta. Delle rampe più ripide e una diagonale portano a destinazione dopo un’ora di cammino.
Un percorso un po’ più lungo inizia dal rifugio Aquileia (1583 m), più vicino a Pescul, e sale a Malga Fiorentina. Qui servono normalmente le ciaspole. La strada innevata che inizia a destra del rifugio e poi traversa verso Forcella Roan e Casera Prendera è possibile solo in condizioni di neve sicura.
Aperto ogni sabato e domenica dal 6 dicembre al 29 marzo 2026  (tutti i giorni dal 27 dicembre al 6 gennaio). Per il pernottamento occorre prenotare con almeno 24 ore di anticipo.

Il Rifugio Città di Fiume

Rifugio Antelao – Pieve di Cadore (Bl)

Situato a 1796 metri di quota, in località Sella di Pradonego, il Rifugio Antelao fu voluto e costruito nel 1948 dalla scrittrice e alpinista Alma Bevilacqua (più conosciuta con lo pseudonimo di Giovanna Zangrandi). Si raggiunge in circa tre ore da Pozzale seguendo dapprima la strada militare del Tranego   per poi scendere alla Forcella Antracisa da dove si arriva in breve al rifugio da dove si ammira una grandiosa vista sul Cadore e la Valle del Boite. Aperto dal 23 dicembre al 6 gennaio 2026, poi i fine settimana fino a Pasqua.

Rifugio Antelao @ CAI Treviso
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