
Sono stati annunciati dalla Russian Mountaineering Association i candidati della versione russa Piolets d’Or. L’elenco comprende solo salite effettuate negli ultimi 12 mesi da spedizioni di cui faceva parte almeno un alpinista russo. La giuria dovrà scegliere tra i quattro exploit selezionati quindi il 29 novembre si terrà la cerimonia di premiazione.
Delle quattro ascensioni selezionate, due riguardano imprese realizzate sugli Ottomila. Si tratta della nuova via sul versante sud-ovest del Manaslu effettuata nelle scorse settimane da Andrey Vasilyev, Sergei Kondrashkin, Kirill Eizeman, Natalia Beliankina e Vitaly Shipilov che hanno completato la salita in una singola spinta in stile alpino per poi scendere lungo una linea diversa, in condizioni difficili e terreni sconosciuti. Per lunghezza e difficoltà incontrate (anche meteo) la loro è già stata definita “un’impresa epica”.
L’altra salita selezionata su un Ottomila è quella effettuata da Denis Urubko e Mari “Pipi” Cardell che hanno aperto – anch’essi in stile alpino – una nuova via sul versante Diamir del Nanga Parbat.
Di notevole spessore tecnico è stata anche la salita sulla parete nord-ovest del Pik Svarog (5.100 m) nel Pamir-Alay, in Kirghizistan, ad opera di Evgeny Matveenko, Evgeny Korulin, Artem Pivovarchik e Tikhon von Stackelberg. I quattro hanno salito una big wall di circa 1000 metri che era stata già scalata da team russi lungo linee diverse nel 2014 e nel 2021. La salita di quest’anno, valutata 6B, sale al centro della parete.
La quarta candidata al premio è la salita sull’Iris Peak (5.200 m), nell’Himalaya indiano, realizzata da una squadra interamente femminile formata da O. Paducheva, O. Kochubei, N. Pilshchikov e, N. Muzhikova. Le quattro alpiniste hanno completato un percorso di 1.100 metri suddiviso in due partii assai diverse tra loro: il tratto iniziale di 650 metri supera una parete verticale valutata 6C, ED, quindi le difficoltà diminuiscono notevolmente nella sezione superiore che è stata valutata PD/AD.