
Sette morti, quattro dispersi, quattro feriti. Questo il bilancio della tragedia con pochissimi precedenti per numero di vittime, consumatasi nelle scorse ore (intorno alle 9, ora del Nepal) nei pressi del campo base dello Yalung Ri (5.630 m), nella valle di Rolwaling, in Nepal. A causare la strage è stata una valanga che ha colpito in pieno il gruppo di 15 alpinisti che si trovavano in zona per acclimatarsi in vista di una successiva ascensione sul Dolma Khang (6.332 m).
Le notizie sono ancora frammentarie, ma al momento sappiamo che tra le vittime c’è anche un cittadino italiano, oltre che tre statunitensi, due nepalesi, un canadese. Le operazioni di soccorso sono state rallentate dalla burocrazia: nella regione di Rolwaling è infatti necessario uno speciale nulla osta per fare alzare in volo gli elicotteri. Quando i soccorsi sono finalmente arrivati sul posto, il maltempo e, poco dopo, l’oscurità hanno causato ulteriori ritardi.
Lo Yalung Ri è relativamente un picco facile da scalare, al punto che è considerata una montagna da trekking e per la quale non è necessario richiedere  un permesso. Il campo base è allestito all’altezza di 4750 metri. Da qui occorrono quattro ore per raggiungere la vetta.
Le generalità dell’alpinista italiano deceduto non sono ancora state rese note dalle autorità.