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Liberata A Resistência sulla Pedra da Fortaleza, la montagna sottratta alle cave di granito

Il fantastico monolite di granito nel Brasile orientale è stato sottratto agli speculatori che volevano letteralmente farlo a pezzi. La via (750 m, 8a+) battezzata in onore di coloro salvarono la montagna

C’è una storia straordinaria dietro alla prima salita in libera della Pedra da Fortaleza. Il magnifico pinnacolo di granito che svetta sulla foresta del Brasile orientale, a circa 530 km da Rio de Janeiro, stava infatti per finire nelle mani dei proprietari delle cave della zona. Troppo perfetta quella roccia per lasciarla alla natura. Molto meglio farla a pezzi e utilizzarla per l’arredamento: piani di lavoro da cucina, in primo luogo. Non è andata così, per fortuna. Per una volta la ferma protesta degli abitanti del luogo – principalmente allevatori e coltivatori di caffè – è riuscita a essere più forte di quella delle imprese minerarie. E la Pedra da Fortaleza è rimasta intatta. La stessa sorte non ha arriso ad altri torrioni di granito della regione, fatti oggetto ancora oggi di indiscriminate opere di scavo. Così la Pedra da Fortaleza è diventata un simbolo.

Il primo tentativo interrotto da… un parto improvviso

Solo qualche decennio dopo il salvataggio della montagna, però, i climber brasiliani si sono accorti della sua magnificenza. Nel 2019, Ed Padilha, Willian Lacerda, Vladesir Machado e Thomas Kampf hanno salito oltre metà del muro. Lo stop fu causato dal più dolce degli imprevisti: uno dei quattro scalatori ricevette infatti la notizia che la moglie stava per partorire in anticipo sul previsto e che il travaglio era già iniziato. Senza pensarci troppo i quattro hanno deciso di raggiungere la cima nel modo più veloce possibile, ovvero piantando uno spropositato numero di chiodi. Non era quello il loro piano iniziale, ma bisognava completare la corsa verso l’alto nel minor tempo possibile per arrivare in tempo in sala parto. Quella era la priorità. I quattro battezzarono la via A Resistência (750 m, 8a+) in onore di coloro che avevano salvato la montagna.

Nelle scorse settimane, finalmente, quel progetto è stato completato. Ben Sotero, Andre “Zoio” Junior, Chris Deuto e Daniel Teitelbaum, hanno infatti salito in libera la via, impiegando ben sette giorni per avere ragione dei 20 tiri di una linea che loro stessi hanno definito “la più difficile del Brasile tra quelle di questa lunghezza”.
Non è difficile immaginare che questa salita stuzzichi la curiosità di tanti arrampicatori non brasiliani, per le sue difficoltà come per la valenza simbolica della montagna. Purtroppo tutt’intorno gli escavatori sono sempre al lavoro. Ma se da un lato con il loro frastuono annacquano la magia del luogo, dall’altro rendono ancora più importante la Pedra da Fortaleza. Che potrebbe tornare nel mirino dei distruttori di montagne.

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