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Alpinismo esplorativo: Sanmiguel e Urtasun scalano due cime vergini nello Zanskar

I due scalatori spagnoli hanno aperto LimcaDhal e One Lakh, su montagne ancora senza nome oltre i 5000 metri nell’Himalaya indiano

Hector Sanmiguel e Alberto Urtasun sono appena rientrati da una spedizione nell’Himalaya indiano, di quelle che hanno il sapore dell’alpinismo di esplorazione di una volta. Gli alpinisti iberici, infatti, si sono portati a casa due nuove vie: LimcaDhal (700 m, M4+/5) e One Lakh (500 m, 75°, IV).
I due hanno esplorato una valle piuttosto sconosciuta vicino all’Umasi La, nello Zanskar. Hanno stabilito il loro campo base a 4500 metri, e da qui sono partiti per le loro attività, sempre in due. “In questo modo abbiamo aperto LimcaDhal sulla parete Nord di una parete vergine di 5720 metri. Si tratta di una lunga linea di arrampicata su misto, con due tiri tecnici alla fine. Abbiamo poi tentato la parete Nord di un’altra cima, ma ci siamo ritirati a 150 metri dalla vetta a causa della neve inconsistente che abbiamo trovato, dopo aver salito 500 metri di parete.

Alla fine, nella zona est della valle abbiamo aperto One Lakh, su un’altra cima senza nome di 5650 metri, con una spettacolare guglia di granito come vetta. Abbiamo provato a salire un’altra montagna di 5700 metri con dei bei tiri di ghiaccio, ma ci siamo ritirati sempre per le condizioni della neve” ha detto Alberto Urtasun a Desnivel.

Ha poi concluso: “La neve che abbiamo trovato era di cattiva qualità, vera farina in alto nelle pareti Nord, ma in cambio il meteo è stato spettacolare. E, ancora più importante, ce la siamo goduta un sacco. Per noi, questo modo di fare alpinismo è il più divertente e speciale, con lo stesso materiale che puoi usare sulle Alpi o sui Pirenei, con un buon amico e senza sapere da dove salire o scendere”.

Buon conoscitore dell’Himalaya, con salite nella valle di Sangla, nel Rolwaling e nel massiccio dei Chulus in Nepal, Urtasun ha precisato che le condizioni della montagna peggiorano di anno in anno. “L’Himalaya inizia ad avere gli stessi problemi di altre catene, come le Alpi, dove per fare alpinismo c’è sempre meno tempo per la scarsità della neve”.

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