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Due giorni nella Valle delle Meraviglie, appena oltre il confine tra Italia e Francia

Ben 35 mila incisioni rupestri sono l’attrazione principale di un breve trekking tra laghi e vallate del Parco nazionale del Mercantour

La Valle delle Meraviglie, situata in Francia nel Parco nazionale del Mercantour poco distante dal confine con l’Italia, è celebre per essere uno dei siti di arte rupestre più importanti d’Europa. Qui, tra laghetti glaciali e pascoli di montagna, si trovano oltre 35.000 incisioni preistoriche, risalenti al Neolitico e all’età del Bronzo.

Questo itinerario ad anello consente di esplorare la Valle delle Meraviglie in due giorni, unendo escursionismo, paesaggi alpini e archeologia. Lungo il percorso si attraversano tre laghi principali della Valmasque – il Lac Vert, il Lac Noir e il Lac du Basto – e si raggiunge la Baisse de la Valmasque, da cui si scende nella vera e propria Valle delle Meraviglie, pernottando al Refuge des Merveilles (2130 m). Questo rifugio è una struttura spartana situata sulle sponde del Lac Long Supérieur, tra il Mont Bégo e la Cime du Diable, e rappresenta un punto d’appoggio strategico per escursionisti e visitatori delle famose incisioni rupestri, con numerosi itinerari di trekking nei dintorni. Il rifugio offre sistemazioni semplici e accoglienti, ideale per spezzare l’anello e apprezzare con calma la bellezza unica di questo territorio.

L’itinerario

Partenza: Castérino (quota 1.600 m circa)
Dislivello: +1700 m  (in due giorni)
Tempo di percorrenza: 10-12 ore  (in due giorni)
Difficoltà: EE

Giorno 1: Casterino – Refuge des Merveilles

Il percorso inizia circa 2 km dopo Castérino, da un piccolo parcheggio prima della barriera che segna l’inizio del sentiero. La salita iniziale si svolge lungo un’ampia traccia ombreggiata dai larici, molto graduale e tranquilla. Si ignora la deviazione verso il Lac de l’Agnel, per proseguire sempre in direzione del Refuge de la Valmasque, che si incontra successivamente sulle sponde del Lac Vert. Situato nel cuore del Parc National du Mercantour e gestito dal Club Alpin Français, il rifugio si trova a quota 2233 m. Più avanti, il sentiero costeggia lungamente il Lac Noir e il Lac du Basto. Tre cascate accompagnano il percorso: la seconda, in particolare, è molto scenografica anche se il flusso può essere ridotto in autunno. La pendenza aumenta gradualmente, fino ai tornanti che conducono alla Baisse de la Valmasque (2549 m), eccellente punto panoramico sul vallone e sulle montagne circostanti. Da lì, si scende lungo il sentiero seguendo i tornanti che conducono a un pianoro dove si trovano alcuni piccoli laghi effimeri (2.383 m). Qui si incontrano molte incisioni rupestri, tra cui “Le Christ”, una figura umana stilizzata con le braccia sollevate, traccia di antichi gesti rituali. Proseguendo lungo la discesa, si raggiunge il Lac des Merveilles (2.294 m), che si costeggia sul lato destro, mantenendo il percorso principale fino a raggiungere il Refuge des Merveilles (2130 m) sulle sponde del Lac Long Supérieur.

Giorno 2: Refuge des Merveilles – Vallon de la Minière – ritorno a Castérino

Dal Refuge des Merveilles si scende dietro il dosso che ospita il rifugio, costeggiando il Lac Long Supérieur, un lago artificiale, e i primi laghi delle Merveilles. Poco dopo, il sentiero si riconnette con la pista sterrata principale, che alterna tratti pianeggianti tra bosco e radure a tratti in moderata pendenza, talvolta su mulattiera lastricata in pietra.

Si prosegue nel Vallon de la Minière, fino a incontrare il Lac de la Minière a quota 1600 m. Qui vicino sorge il villaggio de la Minière de Vallauria: nato come antico villaggio di minatori e restaurato a partire dagli anni Sessanta, oggi è gestito da un’associazione e offre diverse tipologie di alloggio. Infine, seguendo la pista sterrata un po’ sassosa, si scende fino ai primi posteggi lungo la diga, in prossimità del Lac des Mesches. Da qui ci si ricongiunge con la strada principale, che in una manciata di km arriva a Casterino, consentendo di chiudere l’anello.

Da vedere: le incisioni rupestri

Il vero tesoro della Valle delle Meraviglie sono le incisioni rupestri preistoriche, tra le più importanti d’Europa. Distribuite su massi granitici e superfici rocciose, queste opere risalgono al Neolitico e all’età del Bronzo e comprendono oltre 35.000 simboli, tra cui figure antropomorfe stilizzate, animali come stambecchi e camosci, simboli geometrici e segni enigmatici la cui funzione rimane tuttora oggetto di studio.

I principali siti di incisioni si trovano nei pressi del Monte Bégo, che domina la valle, e lungo i sentieri adiacenti ai laghetti alpini. L’accesso a queste aree è regolamentato: è obbligatorio rimanere sui sentieri, usare bastoncini con punta in gomma ed essere accompagnati da una guida autorizzata, per preservare questo straordinario patrimonio. Per prenotare una visita, si può consultare il sito ufficiale www.vallee-merveilles.com.

Come arrivare

Per raggiungere la Valle delle Meraviglie, si può partire dal Piemonte seguendo la SS20 fino a Limone Piemonte e proseguendo verso il Col di Tenda, da cui si scende fino a Saint-Dalmas-de-Tende. Qui si prende la D91 per una dozzina di chilometri fino a Castérino. Per chi parte dalla costa francese o dalla Riviera, si raggiunge Ventimiglia, si risale la Val Roya lungo la D6204 fino a Saint-Dalmas-de-Tende e, quindi, seguendo la D91 si arriva a Castérino.

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