
Phillar of Experience è la nuova via di Piotr Kowalczyk, Leon Dobrzański e Paweł Zieliński sul Peak 4300, un’anticima dell’Odessa (4810 m) nella catena del Pamir in Kirghizstan. I tre alpinisti polacchi hanno aperto una linea di 1900 metri di sviluppo, di cui 1000 su roccia tecnica, in 24 lunghezze di corda con difficoltà fino al grado VII-. La cordata ha arrampicato a vista, senza lasciare niente in parete e la discesa è stata effettuata lungo un couloir sull’altro versante della montagna. “Il primo giorno abbiamo salito 1350 metri, per poi bivaccare a circa 4100 metri di quota. Il giorno dopo abbiamo completato la salita, raggiungendo la cima del pilastro verso le 13.00” ha scritto Zieliński su Instagram.
“Aprire una nuova via in una valle così leggendaria, su un pilastro così estetico, è un sogno che si avvera. Per noi, Phillar of Experience non è solo una scalata, ma un simbolo di coraggio, fiducia e spirito di avventura in alta montagna. Con la sua combinazione di lunghezza, stile pulito, roccia solida e esteticità della linea,potrebbe diventare un classico della Ak-Su Valley”.
Proprio in questa zona, nel 2000 Tommy Caldwell e Beth Rodden furono attaccati da un gruppo di ribelli armati in lotta con il governo kirghizo. I due climber vennero svegliati da alcuni spari mentre bivaccavano in una portaledge in parete, e poi vennero presi in ostaggio dai ribelli, che li rilasciarono solo sei giorni dopo. A quanto riporta Thecrag, “la minaccia del terrorismo in queste zone sembra essere scemata dagli anni del rapimento di Caldwell e Rodden. Tuttavia, dal 2020 la regione è teatro di crescenti tensioni di confine con l’esercito del Tajikistan, e il rischio di conflitti armati è reale”.