Alpinismo

Prima salita del Chumik Kangri (6754 m), in Pakistan

Michal Czech, Wadim Jablonski e Adam Kaniak hanno realizzato la prima ascesa di una delle più belle vette della Saltoro Valley, in Karakorum

Una squadra polacco-slovacca di tre alpinisti ha raggiunto la vetta dell’inviolato Chumik Kangri (6754 m), nella regione del Saltoro, nel Karakorum pakistano. Michal Czech, Wadim Jablonski e Adam Kaniak hanno realizzato la prima salita di questa montagna dopo aver scalato i 1000 metri della parete Sud in un singolo attacco alla vetta, durato tre giorni. Non ci sono per ora altri dettagli sulla salita, ma dopo il Chumik Kangri, i tre alpinisti stanno già puntando alla Gharkun Tower, anch’essa vergine.

Le valli dell’area di Saltoro sono costellate di guglie di granito, con un potenziale pressoché infinito per le spedizioni in stile alpino. L’area è stata aperta alle spedizioni internazionali solo quest’anno, dopo essere stata interdetta per decenni a causa della vicinanza con l’area del Kashmir, contesa tra India e Pakistan. Lontani dai riflettori e dalle quote più blasonate, i tre si stanno dedicando a un alpinismo di esplorazione, in un’area remota e di difficile accesso. La spedizione ha infatti raggiunto il Saltoro tramite il selvaggio e poco conosciuto Gyong Glacier, con l’obiettivo di ‘documentare e raggiungere la vetta di cime di 6000 metri vergini, nel miglior stile possibile” come ha dichiarato la Polish Mountaineering Association.

La squadra del Chumik Kangri vanta già un curriculum di tutto rispetto. Il polacco Wadim Jablonski ha realizzato la prima ascensione del Pilastro Nord-Est del Chobutse in Nepal (6 686 m) con Maciej Kimel in stile alpino, oltre ad aver aperto una nuova via nel Garwhal Himalaya, e ad aver portato a casa salite molto interessanti sulle montagne di casa, i Tatra. Michal Czech ha già firmato tre prime salite su cime vergini di 6000 metri del Karakorum, oltre a importanti ripetizioni sul Monte Bianco e su El Capitan a Yosemite. Infine, lo sloveno Adam Kaniak ha scalato la Direktna Smer, su una delle pareti Nord più complesse delle Alpi Giulie, quella dello Spik.

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