
Vi ricordate Fleximan, l’anonimo vandalo che nei mesi scorsi conquistò momenti di celebrità distruggendo i pali che sorreggevano degli autovelox? In Valle Aurina (BZ) sembra sia arrivato qualche (sciagurato) emulatore. Così, almeno, devono avere pensato gli escursionisti che due giorni fa si sono incamminati sul sentiero n.10 in partenza da Campo Tures. Lo spettacolo che si è presentato loro è stato desolante: cartelli segnavia abbattuti o staccati, panchine (ben 10) divelte e fatte a pezzi, una staccionata danneggiata per addirittura 120 metri di lunghezza.
Uno sfacelo, insomma. Vista l’enormità della devastazione è difficile ipotizzare che tutto ciò sia opera di un singolo individuo, più facile pensare a un’azione di gruppo. Ma chi? E, soprattutto, perché? Nei paesi della vallata si propende per l’opera di un gruppo di ragazzi alticci, che si sarebbero inventati la bravata dopo una serata ad alta gradazione alcolica. No, troppo semplice, noi non ci stiamo. Un’operazione del genere richiede tempo e attrezzatura adatta, non si realizza per caso. E non è neppure possibile che nessuno abbia sentito niente, il rumore provocato dai vandali non deve essere stato impercettibile. Eppure…
Sarà dunque importante risalire agli autori del gesto e capire le ragioni che li hanno portati a questo. Anche per evitare che si ripetano.