Trento: multata una guida ambientale escursionistica. Polemiche e ricorsi
Ennesimo capitolo della querelle che vede guide alpine e accompagnatori di media montagna contrapposti alle guide ambientali escursionistiche. Il tutto nasce da leggi nazionali lacunose e da libere interpretazioni locali
Nei giorni scorsi Madonna di Campiglio i Carabinieri hanno inflitto una contravvenzione amministrativa di 600 € a una guida ambientale escursionistica (GAE) e all’agenzia turistica che lo aveva incaricato (altri 600 €), per aver esercitato la professione senza avere il titolo dell’accompagnatore di media montagna (AMM). La guida stava accompagnando i clienti lungo il sentiero 318 della Sat, in direzione del Rifugio Brentei classificato escursionistico.
Il fatto ha suscitato molto scalpore e dibattiti anche in sede politica anche perché sono state mosse accuse contro il Collegio delle Guide alpine (di cui fanno parte anche gli AMM) che cercherebbero di fare ostruzionismo nei confronti delle attività delle GAE. Secondo i Carabinieri per accompagnare turisti sui sentieri della Provincia di Trento occorre avere il titolo di accompagnatore di media montagna. Una linea ribadita con forza da Roberto Failoni, Assessore provinciale al turismo.
Le parole dell’assessore
La Provincia autonoma di Trento – evidenzia Failoni n un comunicato – ha esercitato legittimamente le proprie competenze in materia di professioni, disciplinando con l’articolo 16-bis della legge provinciale n. 20 del 1993 la figura dell’accompagnatore di media montagna”.
L’assessore ricorda che la figura dell’accompagnatore di media montagna è una figura professionale a tutti gli effetti e che richiede una formazione approfondita di circa 500 ore, il superamento di esami abilitanti e l’iscrizione in un apposito elenco tenuto dal Collegio provinciale delle guide alpine.
“La normativa trentina è perfettamente in linea con la legge statale n. 6 del 1989 e non è mai stata oggetto di impugnazione da parte dello Stato – precisa Failoni – mentre la guida ambientale escursionistica non è una figura regolamentata in Provincia di Trento. L’iscrizione negli elenchi previsti dalla legge n. 4 del 2013 non equivale a un’abilitazione e non consente lo svolgimento dell’attività nel nostro territorio. Nel confermare la piena legittimità della figura dell’accompagnatore di media montagna, la Provincia ribadisce quindi l’importanza di evitare sovrapposizioni e ambiguità che possano generare confusione o mettere a rischio l’incolumità degli escursionisti e distinguere tra professioni riconosciute dalla legge e attività prive di una regolamentazione abilitante, per tutelare sia i professionisti sia gli utenti finali. La nostra attenzione è rivolta alla qualità dell’esperienza in montagna, alla sicurezza delle persone e alla valorizzazione dell’immagine del Trentino – conclude Failoni. – Continueremo a investire su professionalità serie e preparate, che rappresentano un valore aggiunto per il nostro turismo”.
Le Guide ambientali escursionistiche annunciano il ricorso
L’assessore Failoni ha risposto alle accuse che provenivano da Guglielmo Ruggiero, presidente dell’Associazione Italiana Guide Ambientali ed escursionistiche, che a sua volta aveva dichiarato: “Questo nuovo caso crea danneggia non solo l’immagine della professionalità delle Gae (Guide ambientali escursionistiche) ma anche le migliaia di persone interessate a queste escursioni che non sono di tipo alpinistico sportivo ma piuttosto esperienze di turismo ambientale sostenibile”. Basti pensare che le chiamate al Soccorso alpino per escursionisti accompagnati dalle nostre guide sono pari a zero negli ultimi anni. A breve la guida opporrà ricorso e siamo fiduciosi che le autorità competenti, come sempre avvenuto in precedenza, confermeranno l’illegittimità della sanzione. In Trentino come in altre regioni, erano già accadute situazioni simili, poi archiviate perché il quadro normativo e giurisprudenziale attuale è esplicito e consente a qualsiasi guida ambientale escursionistica di esercitare l’attività di accompagnamento montano nella provincia di Trento, così come su tutto il territorio nazionale.
Differenze tra guida ambientale escursionistica (GAE) e accompagnatori di media montagna (AMM)
La differenza tra le due figure si ritrova più che altro, per la finalità dell’esperienza, in quanto entrambe sono normali escursioni in quota. Finalità più sportiva per l’accompagnatore di media montagna, più naturalistica/culturale per la Guida Ambientalistica Escursionistica. Svolgono tutte e due una formazione specifica.
Differente è la guida alpina, che accompagna i clienti in attività che richiedono particolari capacità tecniche e si svolgono in ambiente con particolare pericolo.
Dal sito delle guide alpine: l’accompagnatore di media montagna (AMM) è una figura professionale abilitata a condurre singoli o gruppi su terreni escursionistici senza limiti altitudinali (come sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 459 del 14 dicembre 2005). Sono esclusi i terreni dove sia necessario l’impiego, per la progressione e la sicurezza, di attrezzature alpinistiche quali corde, imbraghi, ramponi, piccozze o strumenti di autoassicurazione (rinvii, connettori etc.), e comunque tutti i terreni in cui sia necessario impiegare tecniche alpinistiche (Legge n. 6 del 2 gennaio 1989).
Dal sito dell’AIGAE: è guida ambientale escursionistica o guida naturalistica chi, per attività professionale, accompagna in sicurezza, a piedi o con altro mezzo di locomozione non a motore (fatto salvo l’uso degli stessi per raggiungere i luoghi di visita), persone singole o gruppi in ambienti naturali, anche innevati, assicurando anche la necessaria assistenza tecnica e svolgendo attività di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale ed educazione alla sostenibilità.