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Il Bivacco Valentino Belloni compie 75 anni. Sistemato il sentiero che sale da Macugnaga

La struttura posta a 2509 metri sulla parete Est del Monte Rosa è meta di escursioni ultra panoramiche. Le condizioni del ghiacciaio del Belvedere rendono difficile la salita dalla seggiovia, ma il percorso che parte dal paese è stato appena rimesso in sicurezza

Festeggia oggi i suoi primi 75 anni il Bivacco Valentino Belloni, posto a 2509 metri di quota sopra Macugnaga, sulla parete Est del Monte Rosa.
Di proprietà del CAI Gallarate e prezioso punto di partenza per le ascensioni al Piccolo e Grand Fillar, alla Cima Brioschi, allo Jagerhorn e alla Torre di Castelfranco, il bivacco si presenta con la classica struttura a semibotte caratteristica del cosiddetto modello Apollonio e può ospitare fino a nove persone.
Curiosa è piuttosto la storia della sua nascita. Nel 1944 il CAI Gallarate decise di acquistare quattro bivacchi di questo tipo con l’intenzione di installarli al termine del conflitto in corso in quegli anni. Due di questi bivacchi furono venduti alle sezioni CAI di Monza e Desio. Le somme così ottenute permisero di coprire le spese per il trasporto e l’installazione del Bivacco Belloni, intitolato a un socio della sezione caduto durante la Seconda Guerra mondiale. Un’operazione non agevole per quei tempi, che fu affidata a Giuseppe Oberto, guida alpina di Macugnaga che negli anni successivi avrebbe fatto parte della fortunata spedizione italiana al Gasherbrum IV.
I lavori si conclusero in tempi relativamente rapidi e il 15 luglio 1950 fu possibile svolgere la cerimonia di inaugurazione.

Come arrivare al Bivacco Belloni

Il tradizionale percorso di salita al Bivacco Belloni inizierebbe dalla stazione a monte della seggiovia del Belvedere. Purtroppo i movimenti del ghiacciaio – e alcune recenti frane – hanno reso piuttosto difficoltoso il passaggio, soprattutto la risalita della morena al termine dell’attraversamento. Nulla di impossibile, ma questa opzione al momento è riservata ad escursionisti esperti.

Più lunga (1200 m D+), ma senza difficoltà tecniche la salita direttamente da Macugnaga lungo il sentiero che si snoda sulla sinistra del ghiacciaio del Belvedere. Un tracciato molto panoramico e sistemato nelle scorse settimane dal CAI Macugnaga con l’aiuto di numerosi volontari del luogo che hanno provveduto anche al posizionamento di un ponticello nella gola che precede di poco l’Alpe Roffestaffel. Una volta raggiunto l’alpeggio si prosegue in falsopiano fino ai ruderi dell’Alpe Fillar, ai piedi del crestone SE della Cima Jazzi.

Anche in questo tratto sono stati necessari impegnativi lavori di sistemazione e ritracciatura, effettuati allo scopo di consentire il superamento dei detriti portati a valle dalle frane scese dalla zona della Torre di Castelfranco.
Quindi si punta verso il crestone Est del Gran Fillar ai cui piedi inizia la ripida salita in un canalone completamente esposto al sole che porta al bivacco. Questo appare all’improvviso sulla destra dietro un possente gendarme di roccia, placidamente adagiato sulla Loggia dei Camosci.

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