E’ italiana la stazione meteo più alta del mondo
LOBUCHE, Nepal — Pressione atmosferica: 380 millibar. Segnatevi questo dato: è la prima volta nella storia che la pressione a 8000 metri di quota viene rilevata da una stazione a terra. Questo, il primo dato giunto in Italia grazie allo straordinario lavoro di squadra degli alpinisti di Share Everest che, sotto la guida di Silvio Mondinelli e di Giampietro Verza, hanno portato a termine un’impresa senza precedenti.
Stamattina, nel mezzo di una bufera di vento, hanno installato la stazione meteorologica più alta del mondo sul Colle Sud dell’Everest, a 8000 metri d’altezza. Senza l’utilizzo di ossigeno.
"Siamo congelati – ha detto Mondinelli qualche minuto fa, in una telefonata arrivata direttamente da Colle Sud -. Ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo montato la stazione a Colle Sud, a 8mila metri di quota, in circa un’ora e mezza. La bufera ci ha messo in difficoltà ma nonostante il vento e il freddo siamo riusciti a portare a termine il lavoro e ad inviare i primi dati alla Piramide. E’ una grande soddisfazione".
In un’ora e mezza, Mondinelli e compagni hanno montato l’attrezzatura, lavorando a ottomila metri di quota sempre senza ossigeno. Poi, sotto le indicazioni di Verza e con la continua assistenza del produttore delle stazioni delle reti Share, la Lsi Lastem di Milano, hanno attivato la trasmissione continua dei dati. Alle 16 ora nepalese, 12.15 italiane, la stazione è entrata in funzione in modalità automatica.
“Questa stazione – continua Da Polenza – andrà ad inserirsi nel network di monitoraggio ambientale SHARE, fornendo dati unici e irripetibili proprio per la quota a cui vengo rilevanti e andranno a colmare un tassello importante nei grandi progetti internazionali di monitoraggio promossi da Unep e World Meteorological Organization”.