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Jungfraujoch, il più alto laboratorio d’Europa
La più alta stazione di ricerca scientifica d’Europa, con la sua esclusiva “location” a 3.571 metri di quota, sorge in Svizzera, nel cuore della regione dello Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Quota 3.454 m slm
Latitudine N 46° 33’
Longitudine E 7° 59’
Location adiacente ad Eiger, Mönch e Jungfrau, Alpi Bernesi, Svizzera
Ricerche scienze ambientali, astrofisica, meteorologia, glaciologia, scienze fisiche
La regione dello Jungfrau – Aletsch – Bietschhorn accoglie il più vasto ghiacciaio d’Europa: una catena di configurazioni glaciali classiche e il meraviglioso gruppo delle vette dell’Eiger, del Mönch e dello Jungfrau.
Ricerca allo Jungfraujoch
Per l’eccezionale collocazione, l’incontaminato ambiente alpino l’accessibilità durante tutto l’anno, grazie alla ferrovia dello Jungfrau e alle eccellenti infrastrutture, lo Jungfraujoch è un centro d’eccellenza per i ricercatori ambientali e per gli astrofisici, così come per i meteorologi, i glaciologi e i ricercatori di scienze fisiche.
Lo Jungfraujoch rappresenta in Europa l’unico punto di osservazione accessibile dotato di adeguate infrastrutture che si trova entro la troposfera durante la maggior parte dell’anno.
Si è affermato come centro per la ricerca ambientale e ha un ruolo chiave nei programmi coordinati a livello internazionale, ad esempio il GAW (Global Atmosphere Watch) e il NDSC (Network for the Detection of Stratospheric Change).
Scienziati appartenenti a oltre 25 gruppi nazionali e internazionali trascorrono in media circa 1000 giorni di lavoro all’anno allo Jungfraujoch. Più di 20 progetti di ricerca sono essenzialmente basati su rilevazioni automatiche. Le attività di ricerca allo Jungfraujoch sono pubblicate annualmente su circa 100 riviste scientifiche.
La Fondazione internazionale “Stazioni di ricerca alpina d’alta quota Jungfraujoch e Gornergrat” (HFSJG)
La Fondazione nacque nel nel 1930. Il suo obiettivo è rendere possibili ricerche scientifiche in alta quota o in ambienti alpini d’alta quota. Allo Jungfraujoch la fondazione gestisce la stazione di ricerca e l’osservatorio Sfinge, e al Gornergrat due osservatori astronomici e un laboratorio container.
La Fondazione nacque nel nel 1930. Il suo obiettivo è rendere possibili ricerche scientifiche in alta quota o in ambienti alpini d’alta quota. Allo Jungfraujoch la fondazione gestisce la stazione di ricerca e l’osservatorio Sfinge, e al Gornergrat due osservatori astronomici e un laboratorio container.
Membri della fondazione:
Austria (Accademia Austriaca delle Scienze, Vienna)
Belgio (Fondazione nazionale della ricerca scientifica, Bruxelles)
Germania (Società Max-Planck, Monaco di Baviera)
Gran Bretagna (Royal Society, Londra)
Italia (Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, Roma)
Svizzera (Accademia Svizzera delle Scienze scnat, Berna; Ferrovie dello Jungfrau, Interlaken; Ferrovia Gornergrat, Brig; Municipio Zermatt. Il sostanzioso contributo della Svizzera è pagato dalla Fondazione nazionale svizzera delle scienze.
Austria (Accademia Austriaca delle Scienze, Vienna)
Belgio (Fondazione nazionale della ricerca scientifica, Bruxelles)
Germania (Società Max-Planck, Monaco di Baviera)
Gran Bretagna (Royal Society, Londra)
Italia (Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, Roma)
Svizzera (Accademia Svizzera delle Scienze scnat, Berna; Ferrovie dello Jungfrau, Interlaken; Ferrovia Gornergrat, Brig; Municipio Zermatt. Il sostanzioso contributo della Svizzera è pagato dalla Fondazione nazionale svizzera delle scienze.
La storia dello Jungfraujoch
Per molto tempo l’area alpina fu considerata un ambiente ostile per l’uomo, anche per la mancanza di un adeguato equipaggiamento. Le cose cambiarono solo dalla metà del XIX secolo.
Dal 1838-1841 Louis Agassiz, che più tardi divenne professore all’Università di Harward, USA, e che fu il padre dell’allora molto controversa teoria dei ghiacciai, fu a capo di una spedizione scientifica per l’esplorazione dei ghiacciai del fiume Aar e della regione dello Jungfrau. Le condizioni di lavoro e di vita erano difficili. Divenne subito chiara la necessità di un’adeguata infrastruttura per condurre ricerche nell’area alpina di alta quota.
La vasta attività scientifica allo Jungfraujoch è una diretta conseguenza del facile accesso offerto dalla ferrovia dello Jungfrau. A partire dal 1860 circa vennero presentati diversi progetti per la costruzione di una ferrovia montana sullo Jungfrau.
Nel 1894 l’industriale Adolf Guyer-Zeller ottenne una concessione per una galleria che permettesse il passaggio di una cremagliera attraverso l’Eiger e il Mönch per raggiungere la cima dello Jungfrau. Nel 1896 ebbe inizio la costruzione. Nel 1898 la ferrovia dello Jungfrau fu inaugurata fino alla stazione del ghiacciaio Eiger ai piedi dell’Eiger. La stazione allo Jungfraujoch fu inaugurata il 1° agosto 1912.
Prime ricerche allo Jungfraujoch
Non appena la ferrovia fu completata i ricercatori iniziarono ad usufruire delle possibilità offerte da questo luogo eccezionale ed ebbero inizio i dibattiti sulla costruzione di una stazione scientifica.
Non appena la ferrovia fu completata i ricercatori iniziarono ad usufruire delle possibilità offerte da questo luogo eccezionale ed ebbero inizio i dibattiti sulla costruzione di una stazione scientifica.
Alfred de Quervain, famoso meteorologo ed esploratore della Groenlandia, fu il promotore. Su sua iniziativa, nel 1922 venne fondata la Commissione dello Jungfraujoch della Società Svizzera di Naturalisti, ora Accademia Svizzera delle Scienze (SAS).
Solo quattro anni più tardi venne costruito sul ghiacciaio un primo “padiglione meteorologico”. Dopo la scoperta dei raggi cosmici da parte di Victor Hess nel 1912, le strutture poste ad alta quota divennero fondamentali per lo studio delle caratteristiche di queste radiazioni. La regione dello Jungfrau era il luogo ideale per svolgere ricerche sulle variazioni nell’intensità in relazione alla quota.
Nel 1925 e 1926 Kolhörster e von Salis furono i capi di due famose spedizioni allo Jungfraujoch e alla vetta del Mönch.
Daniel Chalonge, astrofisico dell’Osservatorio di Parigi, fu il precursore in Francia e il creatore della spettroscopia stellare e della spettrofotometria di precisione. Molti dei suoi risultati sperimentali e teorici sono stati ottenuti alla Stazione Jungfraujoch di alta ricerca alpina e al Pic du Midi.