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L’occhio scientifico del Cervino

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Il laboratorio Testa Grigia, costruito ne 1947, è posto su un vasto altopiano nel cuore delle Alpi, circondato da ghiacciai di alcune tra le più alte vette d’Europa, sul versante italiano del Cervino.

 

Quota  3.480 metri
Latitudine N 45° 56’
Longitudine E 7° 42’
Location Plateau Rosa, Cervino, Italia
Ricerche: Astrofisica, fisica dei raggi cosmici, fisica atmosferica, meteorologia

 
Il laboratorio si trova in Valle d’Aosta, nei pressi di Gressoney, vicino alla vetta Testa Grigia (3.315 metri) sul confine tra Italia e Svizzera. Ancora oggi la vita nel laboratorio è per i ricercatori una vera e propria avventura: completo isolamento durante i giorni di brutto tempo e produzione di acqua direttamente dalla neve, come 50 anni fa!
 
Ricerche al Laboratorio Testa Grigia
 
Osservazione di raggi cosmici – INAF-IFSI, Università di Torino
Ricerca di componenti ad alta energia (10 – 100 Gev) originati dall’esplosione di raggi gamma, osservati da esperimenti satellitari
 
Monitoraggio dell’effetto serra – CESI e Università di Torino
Grazie all’alta quota e alla posizione, lontana da zone urbane e inquinate, la stazione Testa Grigia è stata inclusa nella rete mondiale del WMO (Wodld Meteorological Organization) dedicata al monitoraggio della concentrazione dei gas causa dell’effetto serra.
 
Rilevazione radio acustica del profilo di temperatura in troposfera – Dipartimento di Fisica Generale, Università di Torino, Istituto di Cosmogeofisica, CNR, Torino
Il sistema di segnali radio acustici permette di rilevare il profilo termico verticale della bassa atmosfera. Si utilizza un rilevamento Doppler di un impulso acustico tramite un’onda radar continua.
 
Telescopio millimetrico a terra per l’osservazione di mm-infrarossi  Università di Roma “La Sapienza”
L’obiettivo scientifico del progetto scientifico MITO (Millimetre & Infrared Testagrigia Observatory) è l’osservazione dell’intensità e della polarizzazione delle anisotropie e della radiazione cosmica di fondo (CMB) a microonde a lunghezze d’onda millimetriche.
 
Spettrometria e dosimetria dei neutroni dai raggi cosmici – INFN-Sezione di Torino, APAT – Roma
La rilevazione dello spettro dei neutroni a varie quote nell’atmosfera è importante per diverse applicazioni dosimetriche: la radioprotezione degli equipaggi di volo sui voli intercontinentali, la dosimetria degli astronauti nelle missioni spaziali, la valutazione dell’esposizione umana in zone d’alta quota.
 
La storia della stazione di ricerca Testa Grigia
Il laboratorio Testa Grigia è stato costruito nel 1947 dal Centro di Studi di Fisica Nucleare del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per conto dell’Istituto di Fisica di Roma, diretto da Edoardo Amaldi. Il progetto e la realizzazione sono state effettuate da Gilberto Bernardini, Claudio Longo ed Ettore Pancini.
 
Dopo la seconda guerra mondiale la ricerca nel campo dei raggi cosmici si è sviluppata principalmente in laboratori di alta montagna: un intenso flusso di raggi cosmici è infatti percepibile grazie al ridotto assorbimento atmosferico in alta quota.
 
In queste condizioni è stato possibile analizzare le proprietà dei componenti fondamentali della materia ad alta energia che anni più tardi sarebbe stata utilizzata per gli acceleratori di particelle.
 
Fisica e montagne
La profonda attrazione per le montagne è stata la caratteristica distintiva di quasi tutti i protagonisti della comunità dei fisici e matematici nei primi anni del ‘900. Ciò risulta dalle biografie di molti esponenti del “gruppo di Via Panisperna”: Fermi, Amaldi, Rasetti, Segrè…
 
Senza dubbio durante il soggiorno al laboratorio Testa Grigia, molti fisici trovarono il modo di coniugare la totale devozione alla ricerca con la passione per la montagna e le scalate.
Fino alla metà degli Anni Cinquanta furono realizzati importanti esperimenti, poi le ricerche vennero interrotte per quasi 10 anni a causa di problemi finanziari.
 
Dal 1965 il laboratorio ricominciò a funzionare grazie all’Istituto di Cosmo Geofisica diretto dal Prof. C. Castagnoli. Dal 2002 la stazione appartiene all’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino ed è tuttora operativa.

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