
“Il grado di Schiefer Riss è VI/M7 ma su questa via non è quello che conta”. Martin Sieber ha appena effettuato la prima ripetizione invernale della difficilissima via aperta sulla Sagwandspitze nel Valsertal, in Tirolo, da Mathias Rebitsch e Roland Berger e percorsa per la prima volta nella stagione fredda da David Lama, Hansjörg Auer e Peter Ortner nel marzo 2013. Un’impresa notevolissima che ha destato l’ammirazione dell’intero mondo alpinistico.
Sieberer ha voluto sottolineare la complessità della via data dalla: “pendenza sostenuta, combinata con una roccia fragile, difficoltà e lunghezza. La parete è alta circa 800 metri, ma dal momento che si sale molto lateralmente, la lunghezza totale è in realtà di circa 1.000 metri (20 tiri). Va detto che l’instabilità della roccia rende la via più sicura proprio d’inverno”.
Sieberer e Gietl hanno dedicato la salita a Martin Feistl Non a caso. Nel 2022, Martin Feistl aveva effettuato un tentativo con Amelie Kuehne, dovendo però rinunciare a metà della parete. Feistl, però, aveva deciso di ritentare progettando di riprovare proprio insieme a Gietl e Sieberer, entrambi suoi abituali compagni di ascensioni. Feistl, purtroppo, cadde lo scorso inverno mentre liberava in solitaria la parete sud dello Scharnitzspitze. Ma proprio le informazioni fornite da lui e dalla Kuhene, soprattutto per quanto riguardava la corretta linea da seguire nel labirinto nella prima parte della via si sono rivelate decisive per la buona riuscita dell’impresa.