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Valle d’Aosta, parte il monitoraggio della radiazione solare

23 dicembre 2005 – Misurare la radiazioni ultraviole sulle montagne della Val d’Aosta. E’ questo l’obiettivo del nuovo progetto dell’Arpa( l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). Ogni giorno, a patto che ci sia cielo sereno e senza nuvole, l’Agenzia eseguirà una previsione dell’indice ultravioletto massimo presente nella regione. Un vero e proprio piano di monitoraggio.

Ma perchè misurare la radiazione ultravioletta? Semplicemente perchè da un recente studio effettuato dall’Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) risulta  che radiazione solare è cancerogena per l’uomo. Partendo da questi dati, i promotori del progetto mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica. Soprattutto perchè sul territorio valdostano sono molte le persone che, per lavoro o per piacere, svolgono attività in alta quota o immersi nella neve. Elementi che accrescono notevolmente il livello di esposizione alle radiazioni.

A dire il vero, gli effetti dei raggi ultravioletti possono anche essere benefici. Per esempio, sono di fondamentale importanza per la produzione della vitamina D3 e per il cosiddetto "benessere psicologico".

Ma ben più grave è l’impatto negativo di un’estrema esposizione. Eritemi, fotodermatosi, invecchiamento della pelle, fotocheratocongiuntiviti, indebolimento del sistema immunitario. I raggi  ultravioletti possono persino danneggiare le cellule cutanee, causando mutazioni del Dna non riparabili, tanto da degenerare in tumori della pelle.

Elisa Lonini

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