Itinerari

Escursioni vista mare: nella Valle delle Ferriere, alle spalle di Amalfi

Nell’entroterra di Amalfi e affacciato su uno dei più famosi tratti della costa tirrenica si scopre un territorio inaspettato, tra rare specie botaniche e monumenti di archeologia industriale

Il turista che visita la Costiera amalfitana, in provincia di Salerno, si aspetta di incontrare i profumi della macchia mediterranea e quelli non meno inebrianti degli agrumeti dove si coltiva il Limone Costa d’Amalfi, noto anche come Sfusato Amalfitano, frutto dalle proprietà organolettiche davvero uniche. Esiste però una valle nascosta, alle spalle di Amalfi, dove, grazie alle particolari condizioni eco-climatiche, ci si può immergere in un angolo di natura completamente diverso dalla macchia mediterranea della costa, con piante rare, scomparse altrove, favorite da un clima di tipo subtropicale. La Riserva Naturale Orientata della Valle delle Ferriere, nel territorio del comune di Scala, un po’ nascosta al turista distratto, è una tra le quarantuno riserve biogenetiche italiane e protegge un ambiente particolare. La Valle ha conservato immutato nel tempo il suo microclima consentendo a specie vegetali di epoche lontanissime di prosperare in un habitat ideale e giungere ai nostri giorni. Tra queste le felci risultano dal punto di vista botanico le più interessanti: la più importante è sicuramente la Woodwardia radicans, una felce relittuale del terziario (± 70 milioni di anni fa) scoperta nel 1710 dal botanico Micheli, che, con le sue enormi fronde fino a tre metri, è considerata un vero e proprio fossile vivente. La valle deve il suo nome all’antica presenza di opifici che sfruttando le acque del Rio Canneto che la attraversa erano dediti alla lavorazione del ferro.

L’itinerario

Partenza: Scala (SA), loc. Pontone
Arrivo: Amalfi
Dislivello: + 450 m
Durata: 4.30 ore
Difficoltà: E

Il trekking nella Valle delle Ferriere è di difficoltà medio-facile, un sentiero ben tracciato di 7/10 chilometri (secondo il punto di partenza). Con un minimo di allenamento e delle buone calzature antiscivolo chiunque può affrontarlo. I punti di accesso alla valle sono due: il più noto è quello da Amalfi risalendo le scalette di Via Paradiso oppure dall’alto dal villaggio di Pontone, frazione di Scala, posto 225 metri sopra il livello del mare, lungo la via Valle delle Ferriere. Dalla frazione si imbocca appunto la via Valle delle Ferriere che conduce attraverso le coltivazioni di limoni all’interno della vallata. Si passa così dalla macchia e dal bosco mediterraneo caratterizzato dalla presenza del leccio a quello igrofilo man mano che ci si avvicina al Rio Canneto con presenza di ontano e piante tipiche dei luoghi umidi come felci e farfaraccio. Il sentiero scende sempre più nel cuore della valle fino a raggiungere un’area recintata caratterizzata dalla presenza della Woodwardia e di splendide pareti con fitte formazioni di muschio alimentate da continui stillicidi di acqua. L’itinerario prosegue quindi alla volta di Amalfi seguendo le rive del torrente e attraversando le zone degli opifici ormai in rovina fino alle antiche cartiere una volta giunti alle porte del paese.

Cosa vedere ad Amalfi dopo il trekking

Conosciuta in tutto il mondo per la sua particolare bellezza, Amalfi obbliga alla visita anche l’escursionista più affaticato. Da vedere, almeno, la maestosa Cattedrale di Sant’Andrea, costruita nel 987 con una facciata sulla quale si notano evidenti sue influenze gotiche e un fastoso interno a tre navate rivestito da marmi e con affreschi anche di epoca barocca.  Poi si ammira il Chiostro del Paradiso, annesso alla Cattedrale, il Museo della Carta che racconta la storia della produzione artigianale della carta, iniziata tra il XII e il XIII secolo, l’Arsenale che è considerato il cantiere navale medievale meglio conservato, e il Rione Vagliendola con le sue stradine serpeggianti e case bianche arroccate.

Come arrivare

Pontone, punto di inizio dell’escursione, è raggiungibile da Amalfi con gli autobus pubblici che partono di fronte al porto.
L’accesso alla zona di riserva integrale, chiusa da una recinzione, è a pagamento (5 € – visita guidata dell’area recintata) dopo aver effettuato la prenotazione sul sito o meglio chiamando il numero 338 5605550.

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