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Skialp sulle piste battute. Arrivano le prime multe della stagione

Sanzionato scialpinista dopo lo scontro, in pista, con uno sciatore a Plan de Corones. Ai sensi di legge si può salire sulle piste da sci solo per motivi di urgenza o su espressa autorizzazione del gestore degli impianti. Multe fino a 150 euro

Nei giorni scorsi i Carabinieri sciatori di Valdaora, impegnati nel comprensorio sciistico Plan de Corones, sono intervenuti a seguito di uno scontro tra uno sciatore e uno scialpinista. Dopo gli accertamenti, i carabinieri hanno inviato il verbale alla Ripartizione turismo della Provincia che dovrà notificare la sanzione amministrativa allo scialpinista.

A riguardo il comandante della Stazione Carabinieri, Maresciallo Maggiore Renato Longo, richiama l’attenzione sulla Legge Provinciale n. 14 del 2010 che vieta in modo assoluto la risalita della pista da sci con le pelli di foca: la violazione di tale Regolamento prevede una sanzione amministrativa fino a 150 euro. «Questo tipo di condotta costituisce un grave pericolo per l’incolumità e la sicurezza di tutti gli utenti dell’area sciabile», evidenziano i Carabinieri.

Il divietò è esteso su tutto il territorio nazionale

Dal gennaio 2022 è entrata in vigore la Legge Nazionale 40/2021 che all’art. 24 vieta risalire con gli sci d’alpinismo, a piedi o con le ciaspole le piste da sci. Questo salvo i casi di urgente necessità e qualora ci sia una previa autorizzazione dei gestori degli impianti. In questi casi è comunque d’obbligo mantenersi il più possibile vicini alla palinatura che delimita la pista avendo cura di evitare i rischi per la sicurezza degli sciatori e rispettando le eventuali indicazioni del gestore dell’area.

Chiunque svolge scialpinismo senza autorizzazione potrà essere soggetto ad una sanzione che va da 100 a 150 €. Inoltre ricordiamo che la Legge nazionale impone, per chi effettua scialpinismo, l’obbligatorietà di Artva, pala e sonda.

Per quel che riguarda le autorizzazioni all’uso delle piste da sci, l’art. 26 della Legge 40/2021, concede al singolo gestore la possibilità di autorizzare la pratica dello scialpinismo in pista anche su percorsi dedicati o in orari di chiusura impianti.

Dove è possibile praticare skialp sulle piste da discesa

Sempre più comprensori stanno dedicando percorsi allo scialpinismo, magari vecchie piste da sci in disuso, per attrarre sempre più sportivi garantendo corretti standard di sicurezza. Molti percorsi sono palinati, a volte è prevista la preparazione ad hoc del terreno, taluni propongono skipass dedicati, altri offrono la possibilità di salire sulle piste in notturna. In mancanza viene suggerito di intraprendere vecchie mulattiere o carrarecce per non intasare le piste con ovvi motivi di sicurezza e per non intralciare l’operato svolto dai gatti delle nevi ed evitare incidenti (pensate ai pericolosissimi cavi d’acciaio del verricello a cui si agganciano i mezzi battipista).

Un elenco delle località che offrono la possibilità di salire con le pelli sulle piste (o accanto a queste) lo avevamo postato all’inizio dello scorso inverno in questo articolo.

Il concessionario e il gestore degli impianti di risalita non sono responsabili degli incidenti che si verificano nei percorsi fuori pista serviti dagli impianti dedicati.

Gli altri obblighi introdotti dalla legge del 2021

Al fine di garantire maggior sicurezza sulle piste gli art. 17 e seguenti del D.Lgs 40/ 2021 ha introdotto ulteriori obblighi per gli sciatori (ma anche per gli impiantisti). Tali obblighi sono vigenti solo all’interno dei comprensori sciistici e, salvo alcuni casi specifici, non sono applicabili per chi cammina o per chi usa slittini e bob.

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