Crozi de Maranza, una nuova falesia appena alle spalle di Trento
Scoperte negli anni Novanta ma mai veramente valorizzate, le pareti nei pressi del rifugio Maranza sono comode da raggiungere e presentano itinerari adatti a tutti. Già 29 le linee di salita
È l’estate del 2017 e due giovani arrampicatori residenti a Povo, sulle colline del capoluogo trentino, sono alla ricerca di una parete da chiodare. «Volevamo qualcosa di vicino alla città – racconta Matteo Segatta, 36 anni – e che fosse comodo da raggiungere. Ma anche qualcosa di non eccessivamente duro, come invece lo sono gran parte delle altre falesie in zona». Insieme a lui, Tiziano Gadotti, oggi trentenne, mente e cuore del progetto, da cui partì l’idea iniziale di esplorare la Marzola – ovvero il monte che separa la Valle dell’Adige dalla Valsugana – e più precisamente l’area circostante il Rifugio Maranza.
«Nel fare un giro di ricognizione su quelle paretine, – prosegue Matteo – ci siamo accorti che c’erano già tre tiri chiodati, che nelle successive tabelle abbiamo dunque segnato con un asterisco. Ci siamo subito attivati per capire chi fosse stato ad aver tracciato quelle linee e abbiamo scoperto che si trattava di un’attività speculare alla nostra, ma portata avanti più di vent’anni prima da altri due giovani di Villazzano, che avevano chiodato qualche via mossi da una ricerca analoga».
Il potenziale di quelle pareti era dunque evidente, anche se Matteo e Tiziano non pensavano proprio di poter arrivare a contare, sette anni dopo quel primo sopralluogo, ben 29 linee, di cui 27 agibili e 2 attualmente in manutenzione.
«La qualità della roccia, – aggiunge Tiziano – soprattutto nel settore interno esposto a nord, ha richiesto lavori di disgaggio per poter mettere in sicurezza la parte sottostante. Considerando che si è trattato del nostro primo lavoro di chiodatura in assoluto, abbiamo fatto non poca fatica: avevamo pochi materiali, totalmente autofinanziati e dobbiamo molto ai tanti amici che ci hanno voluto dare una mano a tempo perso». Fra questi, Oscar Gadoy Gennara e Manuel Loss, tracciatori di gran parte degli itinerari.
Ma i primi tempi di chiodatura «sono stati anche un periodo di gioco, svago e divertimento, – continua Matteo – perché trovavamo esaltante l’idea di allenarci provando i tiri nuovi e parallelamente cercare posto per altre linee. Man mano che andavamo avanti ci rendevamo conto di quanto i risultati stessero diventando sorprendenti e decidemmo di allargare la cerchia, mettendo a conoscenza altre persone di questa falesia che stava prendendo forma. Circa la metà dei tiri è nata in meno di un anno, immediatamente dopo il Covid, fra l’estate 2020 e l’inverno 2021, momento in cui abbiamo preso la decisione di renderla parzialmente pubblica nel nostro giro di conoscenze, non prima di aver messo a punto gli ultimi lavori di disgaggio sui tiri chiodati all’inizio, per fare un check completo prima del grande passo».
Inoltre, nel giugno del 2021, la Guida alpina Massimo Faletti – molto attivo in progetti di Climb&Clean con Matteo Della Bordella – ha aiutato Matteo e Tiziano nella pulizia di un intero settore. «Mentre scoprivamo una piccola area boulder con delle buone potenzialità, – racconta Tiziano – ci accorgemmo della presenza di una discarica pazzesca alimentata da anni, proprio nella conca di bosco in cui ci trovavamo. Coinvolgere Max è stato quasi naturale e nel corso di una giornata abbiamo ripulito e riqualificato l’intera area». Una delle vie ospitate dalla falesia è nata proprio in quell’occasione, su una fessura stupenda adocchiata da Massimo, «rimasto sorpreso – racconta Matteo – dal fatto che nessuno avesse ancora voluto chiodare quella parte di parete. Per questo l’abbiamo chiamata Daghe da ment al vecio (5c), che in dialetto trentino significa “ascolta il consiglio del più anziano”».
Matteo e Tiziano hanno poi aperto un canale Telegram, per aggiornare chiunque fosse interessato sull’avanzamento dell’apertura di nuovi tiri. «Un passaparola che ha funzionato, – precisa Matteo – visto che fra l’anno scorso e quest’anno erano veramente pochi i fine settimana in cui la falesia era “vuota”. L’area d’altronde è accessibile, a pochi minuti dal parcheggio del rifugio, e si può arrampicare dalla tarda primavera fino ai mesi di settembre ed ottobre». Fra i tiri consigliati, Ansia di futuro (7a) sulla parete ovest, itinerario interessante ed estetico, «ma anche Super Bailon boys (6b+), – afferma Matteo – estensione della prima linea chiodata nella falesia, ovvero la vicina Bailon Boys ( 6b+). Ad un certo punto Super Bailon Boys si separa dalla linea originaria deviando a sinistra e finendo su una pancia caratterizzata da buchi molto lavorati, per terminare nella parte superiore della parete, molto bella ed aerea. Infine Gilberto (6a), la prima linea che ho chiodato io qui e che è dedicata ad un caro amico morto in montagna».
Ma la grande novità degli scorsi mesi è un’area boulder dalle potenzialità incredibili. «Ci sono almeno 6/7 blocchi su cui è possibile fare progetti. – conclude Tiziano – Noi finora ne abbiamo aperti solo 3 e un gran lavoro in questo senso lo sta facendo il nostro amico Matteo Giacomoni, visto che noi non siamo propriamente dei boulderisti». Proprio agli appassionati sassisti va dunque l’appello e l’invito di Tiziano e Matteo: quello di venire ad esplorare l’area e provare a tracciare qualcosa di nuovo. Esattamente come fecero loro, ormai sette anni fa.
Come arrivare
Da Povo prendere le indicazioni per Passo del Cimirlo e di lì, proseguire verso il Rifugio Maranza per circa 15 minuti di auto fino ad arrivare ad un comodo posteggio, dal quale si prosegue a piedi per circa due minuti.
Informazioni utili
Tutte le soste sono ad anello, per cui è necessaria la manovra. Sufficienti 12 rinvii. Utile lo spray anti-zecche, specie nel periodo più caldo. Per ogni aggiornamento c’è un canale Telegram al quale è possibile iscriversi: il canale.
Settori, tiri e gradi
Primo settore GOLA
- Estro e stravaganza, 5a
- Sbagliando si impara, 5c+
- Gilberto, 6a
- Capussy km zero, 4c
- Terza lepre, 5a
Secondo settore PARETE NORD
- El trivela, 6a
- *La madonina, 5c
- Daghe da ment al vecio, 5c
- Instabili equilibri, 5b
- Spigolo ghegghio, 5b
Terzo settore PARETE OVEST e PICCOLO PILASTRO
- Socialismo gravitazionale, progetto
- Il degrado del grado, 6c+
- Ansia di futuro, 7a
- Quarantena dream, 6c
- Bailon boys, 6b+
- Super Bailon boys, 6b+
- Bailon king, 6b
- Oltre racing, 6a
- Pretty little crack, 5a+
- Pinara spider, 5c+
- Sole e coprifuoco, 5a
- El Pitador, 4c
- Busi da osei, 5c+
Quarto settore PILASTRO
- Primi movimenti, 4c
- Dare un nome alle cose, 5b
- È meglio dal diedro, 5b
- *Scorpion, 5c
- *Emma, 5b
- Spigoloss, 5a+