7 novembre 2005 – L’intento era dei più nobili. Deporre l’ascia di guerra e aprire un varco sul confine conteso fra India e Pakistan per consentire il passaggio degli aiuti a favore dei terremotati. Ma l’esito, purtroppo, è stato diverso dal previsto.
Alcuni manifestanti hanno urlato "lasciate passare le persone" e "vogliamo la libertà" e almeno due uomini con in braccio bambini sono corsi oltre il confine, cercando di passare nella parte indiana, prima di essere fermati. Lo rifesce l’agenzia Reuters. "Vogliamo un Kashmir indipendente. Non rispettiamo questo confine", ha detto uno dei manifestanti, Azhar Mushtaq.
Appena prima della protesta, i militari indiani e pakistani avevano aperto il confine con un gesto altamente simbolico, per facilitare le operazioni di soccorso per i sopravvissuti al terremoto che ha ucciso oltre 73mila persone in Pakistan e 1.300 in India.