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Trento, due operai rischiano di morire folgorati

1 novembre 2005 – Brutta disavventura quest’oggi per due operai che hanno rischiato di morire folgorati da una scarica di 20mila volt, che li ha colpiti quando la trivella, con cui stavano lavorando lungo gli argini dell’Adige, a Trento, ha toccato i cavi aerei di una linea elettrica.

 

Il braccio meccanico ha sfiorato i fili della linea dell’alta tensione. E i due operai – Giuseppe Nicolosi di 27 anni da Augusta (Siracusa) e Alexander Silbenagl, 34 anni, di Castelrotto (Bolzano) – sono stati sbalzati sull’argine del fiume.

 

I due si sono salvati per miracolo. Ora sono ricoverati in ospedale e non sono in pericolo di vita. L’impresa per cui lavorano – la Dolomiti Rocce di Ponte delle Alpi  di Belluno – da metà settembre sta consolidando con iniezioni di cemento cinquecento metri di argine sinistro dell’Adige, sul quale corre la pista ciclabile, tra la discarica di Ischia Podetti e l’Interporto doganale di Trento nord.

 

Secondo la ricostruzione del capocantiere Aldo de Russo, la trivella che ha sfiorato i fili dell’alta tensione, serve per praticare fori di 14 metri di profondità successivamente riempiti con cemento liquido. 

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