Meridiani Montagne

Meridiani Montagne in edicola con il numero dedicato a Torri del Vajolet e Val di Fassa

Il numero 131 della rivista accompagna i lettori alla scoperta della mitiche guglie del Trentino, palestra dei migliori arrampicatori da Tita Piaz in poi. Ma anche della spumeggiante Val di Fassa, orgogliosamente ancorata alla sua ladinità e capace di regalare divertimento a tutti gli amanti della montagna

Difficile trovare tutte insieme, in uno spazio racchiuso in una sola vallata, le caratteristiche che hanno reso le Dolomiti tanto amate da ogni genere di frequentatore della montagna. Le svettanti pareti delle Torri del Vajolet riempiono la cartolina più amata dagli arrampicatori, ma non sono da sole: il Catinaccio, il Gruppo del Sella, la Marmolada, il Sassolungo – di volta in volta in vista – sono stelle sfolgoranti che splendono sui diversi angoli della Val di Fassa. Anzi, sarebbe meglio chiamarla Val de Fascia, in ladino, e non sarebbe una forzatura ad uso e consumo di visitatori in cerca di spunti folcloristici. Qui l’attaccamento alle proprie origini è cosa seria, che vive nella lingua, nei costumi, nella cucina, nella capacità di saper accogliere nel migliore dei modi chi arriva da fuori valle. La celebrazione delle origini, insomma, qui va in scena tutti i giorni, a fondovalle come nei rifugi, meta degli escursionisti desiderosi di accarezzare le pareti dolomitiche almeno per un giorno e preziosi punti di appoggio per i trekker di lunga lena che percorrono le Alte Vie o affrontano le emozionanti traversate intervallive che solo le Dolomiti sanno regalare. Un mondo fantastico che Meridiani Montagne ha esplorato fin negli angoli più nascosti. E che racconta con le parole dei suoi inviati e dei suoi fotografi nel numero in edicola da domani 5 novembre. 

L’editoriale di Paolo Paci, direttore di Meridiani Montagne

COVER
COVER

Nel 1914 Guido Rey pubblicò il libro Alpinismo acrobatico, titolo che probabilmente si ispirava a una delle imprese più stravaganti di Tita Piaz: la traversata “alla tirolese” tra il Campanile di Misurina e la Guglia Edmondo De Amicis. Era l’estate 1906 e la guida fassana già da qualche mese andava in cerca di imprese con il suo cliente, l’industriale tedesco Bernard Trier: con lui aveva già salito una dozzina di guglie dalle Alpi Carniche alle Dolomiti, e avrebbe terminato la stagione con la via sul Campanile Toro, che risultò la scalata più difficile delle Alpi. Ma l’impresa più spettacolare, finita su cartoline e giornali, fu la traversata aerea, compiuta dopo aver agganciato la corda alla vetta tramite un lancio “olimpico” facilitato da alcune palle di piombo. Un gesto poco alpinistico e molto mediatico, che contribuì alla fama di grande dissacratore e anarchico del Diavolo delle Dolomiti, propagata anche da Ugo De Amicis, figlio di Edmondo e grande alpinista, che con Piaz ripeté la folle impresa l’anno seguente. Tita amava guglie e campanili (anche quello del Duomo di Bolzano, che aveva scalato per scherzo), tanto che fu naturale per lui costruire il suo rifugio ai piedi delle guglie per antonomasia: le Torri del Vajolet. Sono sette in tutto; tre di queste, Delago, Stabeler e Winkler, si elevano nel cielo della Val di Fassa come un onirico, impossibile capolavoro di dolomia. Tita, che le aveva già salite “trecento volte”, ricorda nel suo libro Guido Rey, “sotto il sole o con la pioggia, volle tentarle di notte sotto le stelle; perciò persuase una signora americana a unirsi a lui, e presto, nel cuore di una bella notte d’estate, si poté vedere la sua lanterna brillare, una stella appena creata, sul pinnacolo più alto”. Piaz, Rey, De Amicis, alpinismo d’antan, poesia pura. In questo numero dedicato alle Torri del Vajolet abbiamo cercato di ricreare quelle atmosfere. Impresa non da poco, nella sezione più turistica delle Dolomiti… ma noi ci siano andati a fine stagione, per sentieri poco battuti. Seguendo le impronte del Diavolo.

SOMMARIO VAJOLET FASSA
SOMMARIO VAJOLET FASSA
Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close