Sette magnifiche ferrovie in Italia che portano in montagna
Se sostenibilità è la parola d’ordine, arrivare alla base di sentieri in treno è la scelta giusta. Si viaggia spesso in luoghi invisibili dalle auto e così il viaggio diventa ancora più gratificante.
Si dice che la vacanza inizi quando ci si mette in viaggio. E allora, quale miglior modo di cominciare una vacanza in montagna se non con un viaggio in treno tra paesaggi autunnali e vette innevate? Sono diverse le destinazioni montane raggiungibili in treno e, poiché parliamo di montagna, è sempre opportuno prima di mettersi in viaggio verificarne l’operatività sui portali di riferimento. Iniziamo il nostro viaggio su rotaia partendo dal Piemonte, passando per il Trentino e l’Alto Adige, scendendo in Toscana e concludendo tra Abruzzo e Molise. Treni diversi, tratte diverse tutte con un unico comun denominatore: la meraviglia fuori dal finestrino e un passo verso la sostenibilità ambientale.
La Vigezzina da Domodossola a Locarno
Cancelliamo subito un equivoco: la ferrovia Vigezzina che va da Domodossola a Locarno effettua servizio di linea tutto l’anno. La recente denominazione di “Treno del Foliage” lascerebbe infatti immaginare che si tratti di un servizio in funzione solo per poche settimane all’anno. Non è così. I convogli, di tre diverse tipologie – dal vintage ai treni panoramici al Centovalli Express – attraversano boschi e vallate permettendo ai propri ospiti di ammirare la natura come in un quadro: non a caso la Valle Vigezzo, interamente attraversata dai binari, è denominata anche la Valle dei Pittori. Dopo le coloratissime settimane autunnali, il paesaggio cambia e la neve sulle montagne circostanti invita a belle escursioni con le ciaspole in partenza dalle stazioni lella Vigezzina. Dopo Re, celebre per il suo santuario, si entra in Svizzera e in un ambiente più spero si scende fino a Locarno, adagiata sulle sponde del Lago Maggiore. Quest’anno, in occasione dei 100 anni della Vigezzina Centovalli, solo il 29, 30 novembre e 1 dicembre, sarà possibile assistere ad uno spettacolo di teatro e canto direttamente nelle stazioni, nei vagoni dei treni e lungo la tratta.
Cuneo-Limone-Ventimiglia, la “Ferrovia delle meraviglie”
Nell’estremo sud del Piemonte, in provincia di Cuneo, per salire sulla Ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia. Si passa per la Valle Vermenagna, si tocca Limone e attraverso il Colle di Tenda si sconfina in Francia da dove si scende verso la costa. Lungo il percorso, fra le stazioni di San Dalmazzo e Fontan, in territorio francese si superano i 1880 metri di quota. Detta anche “Ferrovia delle Meraviglie”, un soprannome che crea grandi aspettative che non verranno deluse, si viaggia per oltre 100 chilometri durante i quali fuori dal finestrino scorrono la pianura piemontese, le coste della Liguria di Ponente e i grandi scenari delle Alpi Marittime. Anche il dislivello è degno del termine “meraviglie”: in meno di cinquanta chilometri in linea d’aria si supera, infatti, un dislivello di mille metri in un territorio tanto impervio quanto affascinante.
La ferrovia della Val Venosta
Da Merano a Malles risalendo il corso dell’Adige con fermate in tutti i paesi della Val Venosta. La linea è stata modernizzata di recente mantenendo, però, nelle sue stazioni quel sapore di un tempo pur offrendo tutti i servizi più moderni. Salendo e scendendo dal treno in queste stazioni non si può non notare il loro charme inconfondibile: molte, infatti, risalgono ai tempi dell’impero austroungarico e sono capaci di coniugare la storia con la modernità delle ferrovie attuali. Ogni treno dispone di due vagoni, uno dei quali accessibile alle persone disabili, passeggini e biciclette.
Ferrovia della Val Pusteria
I coloratissimi convogli del treno della Val Pusteria collegano Fortezza con San Candido. Le stazioni, molte ancora in pietra, hanno un fascino ormai perduto: d’estate è l’ideale per arrivare a Brunico e Dobbiaco, ottimi punti di partenza per uscite in bici o passeggiate; d’inverno è un’alternativa perfetta per raggiungere gli impianti di risalita di Plan de Corones e del Monte Elmo senza dover usare l’auto. Il punto più alto è la stazione di Dobbiaco, a 1210 metri.
A causa di importanti lavori, nei prossimi mesi sono previste diverse chiusure della linea ferroviaria: tratta Fortezza-Brunico: chiusura da domenica 15 dicembre 2024 fino a sabato 13 dicembre 2025. Tratta Brunico-San Candido: chiusura da lunedì 14 aprile 2025 fino a lunedì 2 giugno 2025. Tratta Fortezza -Rio di Pusteria: chiusura da domenica 14 dicembre 2025 fino a lunedì 26 gennaio 2026
La ferrovia Trento-Malè in Val di Sole
È un treno completamente elettrico, a scartamento ridotto, quello che parte da Trento e risale la Val di Non e la Val di Sole, passando in mezzo a meleti e vigneti, costeggiando il fiume Noce e sfiorando le sponde del lago di Santa Giustina con la stazione più elevata a Mezzana ( 900 m). Questa linea, conosciuta come “Dolomiti Express”, consente a chi è bordo di vivere una vera e propria esperienza in un territorio ricco di storia e di castelli, con un tracciato sinuoso con tornanti e gallerie, tipico delle ferrovie di montagna. In Val di Non attraversa il Noce sul ponte ad arco realizzato tra il ’57 e il ’58, uno dei punti più spettacolari di tutto il percorso della Trento-Malè. A Daolasa e a Marilleva 900 la Ferrovia Trento Malè Mezzana si integra con gli impianti sciistici di risalita, creando un sistema “rotaia-fune” che incentiva l’utilizzo del mezzo pubblico.
La Ferrovia della Garfagnana, da Lucca ad Aulla
Eccoci in Toscana, tra gli Appennini e le Alpi Apuane. Qui troviamo una ferrovia storica, ma che effettua servizi di linea, la Lucca – Aulla, anche detta “Ferrovia della Garfagnana”, che da Lucca risale il corso del Serchio per poi scollinare e tuffarsi verso la Lunigiana attraversando piccoli e grandi centri dove la storia e le tradizioni sono custodite dalle comunità locali. E’ un viaggio a ritmo lento che permette di conoscere le diverse culture di un territorio ricco di ponti, chiese, castelli, fortezze, musei e borghi medievali fortificati. Ma questa ferrovia non è solo un museo a cielo aperto, una tratta con un panorama che colpisce e cambia rapidamente: la Ferrovia della Garfagnana, infatti, transita anche su viadotti che sono tra i più impegnativi fra quelli costruiti in muratura tradizionale lungo i sedicimila chilometri di linea delle ferrovie italiane.
Sulmona-Isernia: la Transiberiana d’Italia
Il nome vero è Ferrovia Sulmona-Isernia, conosciuta affettuosamente come “Transiberiana d’Italia”, ovvero la versione nostrana di quella che attraversa l’Europa orientale e l’Asia a causa delle imponenti nevicate che, durante la stagione invernale, caratterizzano gran parte del percorso. Oggi è una linea turistica (partenze solo a date fisse) che viaggia fra Abruzzo e Molise e permette di attraversare il Parco della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio e Molise e anche raggiungere alcune importanti località sciistiche, come Roccaraso. La Sulmona-Isernia tocca pendenze del 28% in alcuni tratti del suo percorso e le sue carrozze superano panoramici ponti e viadotti, attraversano 58 gallerie la più lunga delle quali, sotto il Monte Pagano, misura 3109 metri mentre il punto più alto è la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, che si trova a 1268 metri di altitudine.