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Nuovi orizzonti escursionistici: il Camino Lituano

Una via di pellegrinaggio moderna, lunga 500 chilometri divisi in 20 tappe. Dislivelli modesti e il piacere di scoprire natura e villaggi del Paese baltico

È il 2016, e un gruppo di giovani camminatori e viaggiatori lituani ha un’idea in testa: dare vita a un Cammino nel proprio Paese, che diventi popolare tra gli hiker e chiunque abbia voglia di mettersi in marcia. Solo un anno dopo, nella piccola città di Punia si tiene l’inaugurazione del Camino Lituano, che si estende per 500 chilometri nel Paese baltico partendo dal confine con la Lettonia e terminando a quello con la Polonia. Qui inizia il Camino Polaco, che rappresenta il collegamento tra questo itinerario e la rete di camini europei.  

Si tratta di un percorso molto vario, in cui si cammina per lo più su strade sterrate tra i campi coltivati, avendo la possibilità di visitare chiese, fortezze, torri di osservazione e villaggi. “La Lituania è davvero un bel Paese, e mentre cammini, puoi lasciare che i tuoi occhi godano degli splendidi panorami che cambiano dall’inizio alla fine del Camino. I panorami piatti della parte più settentrionale lasciano il posto alle colline e ai sentieri tra le foreste del Sud”, racconta Simonas Urbonas, viaggiatore lituano che negli ultimi 5 anni ha camminato per 22.000 chilometri lungo i sentieri del suo Paese e oltre. 

“È molto interessante esplorare i diversi villaggi rurali che si incontrano lungo il percorso. L’autenticità di questi borghi antichi è qualcosa che si fa fatica a trovare al giorno d’oggi. Incontrare le persone locali è una delle esperienze più belle che si possono fare in questo cammino: molti di loro non parlano inglese, ma proveranno con tutte le loro forze a comunicare con te, almeno in modo non verbale. Alla fine del viaggio saprai esattamente cosa coltivano i contadini lituani, e ti fermerai ad ammirare le varietà di piante che si trovano sui sentieri. Inoltre, in alcune sezioni sarai accompagnato da cervi, lepri e volpi. In estate sarai inoltre circondato da stormi di uccelli che ritornano ai loro nidi in Lituania, e mentre cammini potrai fermarti ad ammirare i cuccioli di cicogna che pigolano vicino alle loro mamme. Lungo il percorso ho anche avvistato impronte di lupo e di cinghiale, ma non ho mai avuto l’onore di vederli. Tuttavia, l’aspetto che preferisco di questo itinerario è qualcosa che non puoi trovare in qualsiasi altro cammino: la completa tranquillità e il senso di libertà derivanti dal fatto che spesso non si incontra una singola persona per tutto il giorno. Puoi urlare, cantare, e sentirti libero come un uccellino” racconta Urbonas. 

“Se dovessi scegliere una singola parte del Camino che mi è piaciuta di più, sarei davvero in difficoltà, perché sono tutte molto affascinanti. In alcuni luoghi, la varietà dei percorsi è la cosa più interessante, mentre in altri l’alloggio notturno può riservare sorprese inaspettate, come dormire in un antico castello o in un’autentica fattoria. In molte parti del cammino i viaggiatori saranno sorpresi dai piccoli rifugi che sono stati allestiti per il riposo dei pellegrini. In uno di questi, che non è segnato sulla mappa, aprendo la porta potrai trovare tutto ciò che il tuo cuore affaticato dalla marcia possa desiderare. Acqua, caffè, tè, dolcetti, qualcosa da mangiare nel frigo e una bevanda calda per riscaldarti e motivarti a proseguire il cammino col sorriso, senza che nessuno ti chieda dei soldi per questo” continua Simonas. 

Le varianti di percorso del Camino Lituano

Il Camino Lituano (https://caminolituano.com/) è suddiviso in una ventina di tappe da circa 25 chilometri ciascuna. Si può scegliere di percorrere una delle tre varianti del percorso: quella classica, il ramo Žemaitija e il ramo Highlands.

Il primo parte da Pikeli e giunge a Varniani, per poi sdoppiarsi in due ulteriori rami, uno che arriva a Taurage e uno che arriva a Rusliai, dove si ricongiunge con il Camino Lituano classico. Quest’ultimo percorre tutto il Paese da Nord a Sud, partendo da Zagare e arrivando a Sejny dove c’è la possibilità di ricollegarsi con il Cammino di Santiago. Il ramo Highlands si concentra sulla parte settentrionale della Lituania, con un percorso che parte da Geermaniskis e dopo due tappe si divide – un itinerario si dirige a Ovest fino a Pakruojis, l’altro a Est fino a Svedasai. 

Quando andare, dove dormire, cosa portare 

Il periodo migliore per avventurarsi su questo cammino è l’estate, poiché nonostante possa fare un po’ caldo, si trovano numerosi laghi e fiumi dove rinfrescarsi. Vale comunque la pena percorrerlo in ogni stagione. In autunno il sentiero si presenterà nel suo cappotto di foglie gialle e rosse, mentre in primavera sarà possibile sentire tutta l’energia della natura che si sveglia. In inverno il Camino piacerà agli amanti delle ciaspolate, che potranno godersi in tutta solitudine il paesaggio innevato. 

Si può decidere di portare con sé il necessario per campeggiare, oppure scegliere una delle strutture consigliate da Camino Lituano. Qui si può trovare un alloggio per la notte ad un prezzo simbolico, tra campeggi, case locali, centri comunitari e guesthouse di campagna. Inoltre, non si corre mai il rischio di rimanere senza acqua, perché in ogni villaggio da cui si passa si trovano sorgenti dove i locali saranno ben felici di lasciar riempire le borracce. “Suggerisco di portare con sé tanto buonumore e una giacca per ripararsi dalla pioggia, perché la Lituania può sorprenderti con una improvvisa e rapida doccia”, conclude Simonas.  

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