1- Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti, poichè solo alcune specie risultano essere commestibili
2- I funghi vanno raccolti interi e non in stato d’alterazione (ammuffiti, fradici ecc.)
3- I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (ad es. cestini di vimini) che consentono l’ulteriore disseminazione delle spore, evitando fenomeni di fermentazione
4- Non raccogliere i funghi in aree sospette d’inquinamento (discariche, arterie stradali ecc.)
5- Non esistono metodi empirici (quali le prove con l’aglio, monete d’argento ecc.) per verificare se un fungo sia commestibile o velenoso
6- Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti. Da crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura velenosi (il comune "chiodino" Armillaria mellea è tossico se non è effettuata una prebollitura di almeno 15-20 minuti prima della cottura definitiva)
7- Non si devono somministrare i funghi ai bambini, donne in stato di gravidanza o persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o disturbi allo stomaco, al fegato ed al pancreas senza il consenso del medico
8- Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso
9- Portare tutti gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento
10- Non tentare "terapie" autonome
Intanto, sul versante dei funghi commestibili, il 17 e 18 settembre prossimi, Cuneo ospiterà la 44esima "Mostra del fungo", organizzata dal ”Gruppo micologico Rebaudengo-Peyronel. In esposizione centinaia di qualità fungine, sotto i portici di via Marenco. Da mercoledì, invece, saranno a Ceva 160 micologi italiani, per i lavori del Comitato scientifico nazionale, che si svolgeranno con le uscite del mattino, nei boschi dell’ intera provincia di Cuneo alla ricerca di esemplari, lo studio e la classificazione del pomeriggio e la relazione serale nei locali dell’ Ama Brenta di Ceva.