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Distacchi sul Monte Palombino: da verificare le condizioni di sentieri e delle ferrate in quota

I grandi massi precipitati, fin sulla strada, dalla montagna al confine tra Veneto e OstTirol suscitano apprensione. L’appello alla cautela.

Nei giorni scorsi distacchi importanti hanno interessato le pendici occidentali di Monte Palombino/Porze. All’altezza del bivio per la Via normale, poco prima del Bivacco Piva, sono presenti e ben visibili grandi massi sulla strada che sale verso Passo di Cima Vallona e “probabilmente” sono precipitati verso valle dai pilastri che delimitano a ovest la lunga cresta. Non ci sono infatti informazioni certe sull’accaduto ed è bene prestare molta attenzione lungo tutta la linea di salita, sia dal versante Italiano sia da quello austriaco. Entrambe le vie ferrate, Porzeklettersteig (ovest) e dei Camosci (est) sono state recentemente interessate da importanti lavori e i cavi si presentano in condizioni ottimali, tuttavia le temperature particolarmente elevate delle recenti settimane, coincidono purtroppo con fenomeni franosi più o meno importanti/evidenti su tutto l’arco alpino orientale. Le loro attuali condizioni sono dunque da verificare.

Monte Paolmbino/Porze è un importante rilievo che delimita naturalmente OstTirol e Veneto; molte sono le linee che si possono percorrere per raggiungere la cima che permette allo sguardo di seguire lungamente la cresta Carnica e di osservare a nord il Großglockner e le cime più importanti dei Tauri, a sud le bellissime guglie delle Crode dei Longerin e mille altre cime delle Dolomiti. In tutta l’area sono presenti resti importanti e particolarmente emozionanti della Grande Guerra: trincee, buche d’artiglieria, postazioni di sentinelle o cecchini risultano evidenti come cicatrici profonde sulle creste e i pianori, testimoni silenziose di un passato da custodire e ricordare.

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