Cinque passeggiate da fare con i bambini in Trentino
Dalle leggende del popolo dei Cimbri al mistero dei colori scomparsi in Val di Fassa. Ecco cinque passeggiate che i vostri figli chiederanno di ripetere

Itinerari accessibili a tutti
Una vacanza in famiglia non può dirsi riuscita se non si riescono a soddisfare i più piccoli. In Trentino le risposte adatte non mancano, ma sono soprattutto le escursioni a rendere pienamente il senso e lo spirito dei luoghi. Ecco allora cinque passeggiate lungo sentieri – dalle Valli di Fiemme e Fassa fino alle Dolomiti di Brenta e all’Alpe Cimbra – che uniscono allo spettacolo delle Dolomiti tante suggestioni studiate su misura per i piccoli. Che, in questo modo non si stancheranno mai.
Luserna, Sentiero cimbro dell’immaginario
Questo è un tracciato leggermente più lungo dei precedenti ma di grande suggestione grazie alle opere d’arte in legno create dagli artisti locali e i cartelli informativi che permettono anche ai più piccoli di scoprire i personaggi che la fantasia e la tradizione popolare baiuvara hanno tramandato nei secoli.
Si parte dal centro di Luserna del paese, Piazza Battisti verso Cina Nora per seguire poi la chiara segnaletica per “Il sentiero cimbro dell’immaginario”. Poco dopo il via si incontrano, tra gli altri, il basilisco-drago e la scultura raffigurante un orso. Passato un laghetto si prosegue fino a Malga Campo (ghiotto punto di ristoro) dove inizia la discesa tra i campi verso il punto di partenza passando accanto al pannello che illustra la leggenda del Sambinelo, folletto vestito di rosso che si manifestò ad una donna, facendola vagare per un giorno interno fino a perdersi. Il tempo di percorrenza è di 2.15 ore per quasi 7 chilometri di lunghezza ma soli 185 metri di dislivello.
Madonna di Campiglio, Lago Nambino
Poco sopra Madonna di Campiglio, nel Parco Naturale Adamello Brenta, si trova il lago Nambino accessibile a tutti, anche a persone con diverse abilità. Il sentiero parte in località Patascoss, dove è possibile parcheggiare l’auto. Patascoss è raggiungibile anche utilizzando la cabinovia che parte da Campiglio-stazione Colarin. Da qui si cammina per soli 45 minuti (dislivello 80 m) su un sentiero di assoluto relax fino al lago, che si distende tra i boschi a 1718 metri di quota. Comodo punto di ristoro è il Rifugio Nambino posto proprio sulle sponde dello specchio d’acqua.
Il Sentiero incantato al Buffaure, in Val di Fassa
Il leprotto Buffy è allo stesso la mascotte e la guida del Sentiero incantato del Buffaure, in Val di Fassa. E’ lui a incantare i più piccoli raccontando la misteriosa la scomparsa dei colori dell’arcobaleno, invitando i bambini a risolvere l’inghippo tappa dopo tappa lungo il percorso. Il sentiero, ad anello, parte sotto la stazione di arrivo della cabinovia che sale da Pozza di Fassa e dopo aver affrontato un primo tratto ripido accanto a una pista da sci, si snoda su un’ampia altura pianeggiante per poi tornare al punto di partenza. Il percorso misura 1.5 km con 108 metri di dislivello. Per completarlo occorrono 1.30 ore di cammino, comprese le soste necessarie per provare a risolvere il mistero descritto da Buffy.
Latemar Panorama, in Val di Fiemme
Si parte dalla stazione a monte della seggiovia Latemar da dove il sentiero n. 504 porta a Passo Feudo. Da qui si prosegue dapprima su sentiero 516 e poi da quello contrassegnato dal n.22, che si avvicina alle pareti rocciose del Latemar. Superato il primo tratto in salita fino a Passo Feudo e il successivo chilometro che porta a 2.333 metri, il sentiero non è particolarmente impegnativo: in tutto sono infatti 9,3 km con un dislivello di 530 metri. La camminata – tre ore circa – è spesso interrotta da stazioni informative sulla flora e sulla fauna, cannocchiali puntati sulle guglie dolomitiche, curiosità sulle creature mitologiche che abitano il Latemar, fino all’imponente Latemar.360, un punto di osservazione circolare che offre una vista panoramica sulle Alpi Venoste, sulle Alpi dello Stubai e sulle Alpi della Zillertal. Da qui si torna al punto di partenza.
Sentiero delle Aquile, alla Paganella
Emozionante, super panoramico e poco faticoso. Sono infatti solo 155 i metri di dislivello da superare lungo il Sentiero delle Aquile, in Paganella. Il percorso inizia dove arriva l’impianto di risalita (da Fai o da Andalo) in cima alla Paganella. Il primo tratto è il più emozionante e richiede la giusta attenzione visto che si tratta di un camminamento esposto dove però ci si può assicurare a un solido cavo di acciaio. Si attraversa una grande grotta naturale e da qui si arriva al Canalone Battisti in 30 minuti. Da qui il sentiero diventa più ampio e meno impegnativo e in altri 30 minuti si arriva al Trono dell’Aquila. Per il rientro si consiglia di seguire il Sentiero Botanico che porta in vetta alla Paganella. Per chi ha bimbi troppo piccoli per affrontare il primo tratto, il sentiero 602 lo evita arrivando direttamente al Canalone Battisti.