Ambiente

Benvenute piccole linci!

La foto dei due felini nati sul versante sloveno delle Alpi Giulie (ma i genitori erano stati liberati a Tarvisio) fa sperare che grazie al WWF, a Progetto Lince e ai Carabinieri Forestali questo predatore possa tornare a popolare i boschi alpini

C’è speranza per il futuro della lince sulle Alpi. Lo dimostra la nascita di due cuccioli nati da Talìa, una delle tre femmine di lince eurasiatica che erano state rilasciate insieme a due maschi nel maggio del 2023 nella Foresta di Tarvisio, in Italia ma in vista dei confini con la Slovenia e con l’Austria. 

Nei giorni scorsi, i tecnici del Progetto Lince Italia e i volontari impegnati nel monitoraggio della specie hanno documentato la riproduzione di Talìa, che dopo il rilascio aveva stabilito il suo territorio sul versante sloveno delle Alpi Giulie, all’interno del Parco nazionale del Triglav.

Grazie alle informazioni trasmesse dal radiocollare, è stato possibile localizzare la tana e accertare la presenza dei due cuccioli. I campioni genetici prelevati dai cuccioli saranno utili a individuare il padre della cucciolata e permetteranno, se ricampionati in futuro, di monitorare spostamenti e sopravvivenza dei nuovi nati nel corso dei prossimi anni.

La lince eurasiatica sulle Alpi è a rischio di estinzione a causa dell’esigua dimensione di popolazione e dal conseguente impoverimento genetico. Rendono il quadro complicato anche la frammentazione dell’areale di diffusione degli esemplari di lince, e le uccisioni illegali come quella di Sofia, un’altra delle femmina rilasciate lo scorso anno, che è stata uccisa da un colpo d’arma da fuoco in Austria. L’ostilità crescente nelle Alpi orientali nei confronti degli altri grandi predatori come l’orso e il lupo rende il quadro ancora più preoccupante. 

Il progetto ULyCA2 (Urgent Lynx Conservation Actions), sostenuto attivamente dal WWF e che vede coinvolti i Carabinieri Forestali e Progetto Lince Italia, mira a rafforzare l’esigua popolazione di lince presente nelle Alpi orientali. L’obiettivo è di creare una popolazione vitale di questo predatore anche nel nostro Paese. Il primo passo è stata la traslocazione nella primavera 2023 di 5 individui (3 femmine e 2 maschi) sulle Alpi Giulie italiane. 

La straordinaria notizia della nascita dei due cuccioli conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Il WWF conferma il suo impegno in prima linea e supporterà le attività per la ricostituzione della popolazione di lince sulle Alpi orientali anche nei prossimi tre anni, dal 2025 al 2027. L’efficacia delle azioni finora messe in campo aumenta la speranza di rivedere la lince occupare un ruolo primario negli equilibri ambientali, come predatore all’apice degli ecosistemi delle Alpi.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close