4 agosto 2005 – La tecnologia è di quelle da film. Per avere un’immagine precisa del ghiacciaio valtellinese del San Matteo e dei suoi spostamenti – seracchi compresi – i ricercatori del Comitato Ev-K2-Cnr e dell’Università di Brescia stanno compiendo rilievi con un’apparecchiatura laser.
L’apparato è stato testato due anni fa in Nepal. Il test, finanziato da Ev-K2-Cnr, è stato effettuato sul ghiacciaio Changri Nup, sul Lobuche Glacier, sullo sbarramento morenico del lago Imja Thco (un enorme invaso di 33 milioni di metri cubi che incombe sulla valle del Khumbu) e sulla seraccata che sovrasta la Piramide dell’Everest.
Le ricerche condotte dal team di Giorgio Vassena hanno portato a una ricostruzione tridimensionale dei ghiacciai himalayani. Entro quest’anno sono previsti nuovi rilievi che consentiranno di osservare gli effettivi spostamenti delle masse di ghiaccio.