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La divertente, ma non banale, Ferrata dei Tre Signori, in Svizzera

Il percorso attrezzato si trova in Val Sementina, alle spalle di Bellinzona. Diviso in tre settori è consigliato solo a chi ha già buona dimestichezza con questo genere di salite

Bellinzona, città svizzera del Canton Ticino, per la sua posizione strategica  all’ingresso delle valli che conducono ad alcuni dei più importanti passi alpini, come il Lucomagno, il San Bernardino e il San Gottardo è sempre stata un punto di passaggio verso mete alpine più attrattive.

Pochi, invece, conoscono le possibilità escursionistiche delle aree montane che la circondano. In particolare partendo dal quartiere bellinzonese di Monte Carasso, la Val Sementina e le sue montagne offrono itinerari in grado di soddisfare tutti gli escursionisti dai più tranquilli ai più smaliziati. La piccola funivia di Monte Carasso consente un rapido accesso ad alcuni sentieri più o meno avventurosi alla scoperta della Val Sementina che, tra l’altro, racchiude un piccolo gioiello di arte romanica: la Chiesa di San Bernardo.
Dal sentiero in verità la piccola chiesetta appare piuttosto anonima e nulla fa presagire la bellezza di quanto si potrà ammirare al suo interno. Edificato originariamente tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, l’edificio religioso fu abbellito intorno al 1400 da una serie di splendidi affreschi affidati alla bottega luganese di Cristoforo e suo nipote Nicolao, due artisti provenienti da Seregno, un paese della Brianza, poi stabilitisi a Lugano. Effettuata la visita gli escursionisti meno desiderosi di mettere a dura prova la propria adrenalina possono proseguire sul facile sentiero che ritorna a valle e supera lo stretto solco della Val Sementina sul Ponte tibetano Carasc. Inaugurato nel 2015, lungo 270 metri e sospeso a 130 m dal fondovalle, il ponte collega i due versanti della Val Sementina che separano i quartieri di Monte Carasso e Sementina. Naturalmente i più allenati possono evitare l’utilizzo della funivia e salire a piedi fino al caratteristico borgo montano di Curzutt da cui inizia il sentiero. 

La ferrata

Arrivo e partenza: Mornera (stazione arrivo funivia)
Dislivello: 400 m
Durata: 5 ore (1.30 sulla ferrata)
Difficoltà: media/difficile (a seconda dell’opzione scelta)

I più sportivi possono invece riprendere la funivia fino a Mornera e da qui affrontare con la giusta attrezzatura la spettacolare Via Ferrata dei Tre Signori che porta fin quasi alla vetta del Monte Gaggio (2267 m).

Da Mornera si segue il sentiero per la Capanna Albagno, abbandonandolo quando si incontrano le indicazioni per la ferrata. Il percorso attrezzato è inizialmente unico e si sviluppa lungo una serie di placconate con tratti anche verticali.

Al termine del primo troncone, in corrispondenza di una ben segnalata via di fuga, si può proseguire lungo il cosiddetto percorso “base”, che passa su un traverso molto esposto per poi proseguire su placche fino a uno spigolo che porta infine al contenitore di metallo dove è custodito il libro firma.
A questo punto si può uscire sul sentiero per la Capanna Albagno oppure raggiungere in breve la variante classificata “difficile”. La salita classica prosegue sul secondo troncone – definito “medio” – che inizia dolcemente per poi incontrare un’impegnativa placca con alcuni strapiombi. Poco oltre si raggiunge il ponte tibetano che rappresenta la conclusione della variante difficile. Da qui in circa 20 minuti si arriva alla Capanna Albagno.

Ritorno a valle su sentiero. È possibile noleggiare il set da ferrata presso il Grotto Mornera (tel. 091 825 84 38 – 30 CHF per set).

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