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Trento Film Festival 2024: Irlanda Paese ospite e il manifesto opera del giovane talento di Clorophilla

Prime anticipazioni sull’edizione n. 72 della sempre attesissima rassegna, in calendario dal 26 aprile al 5 maggio

Al Trento Film Festival è l’anno dell’Irlanda. All’isola verde è infatti dedicata la sezione “Destinazione…” della prossima edizione della rassegna, in programma dal 26 aprile al 5 maggio. «Due le principali motivazioni della scelta», spiega Mauro Gervasini, responsabile della programmazione cinematografica del Trento Film Festival. «La prima è che, nonostante si tratti di un paese “piccolo” per dimensioni e numero di abitanti, l’Irlanda ha vissuto fin da prima dell’800 importanti ondate migratorie, in conseguenza delle quali centinaia di migliaia di persone, nel corso del tempo, si sono trasferite altrove nel mondo, soprattutto nei Paesi anglofoni, ma non solo.

Inoltre l’Irlanda ha una storia cinematografica importante, ma è soprattutto nel nuovo millennio che il cinema irlandese si è imposto a livello globale, con un forte sviluppo anche in quello d’animazione. A ciò ha contributo anche una nuova generazione di autori (Lenny Abrahamson, Tomm Moore, Nora Twomey), attrici (Saoirse Ronan, Katie McGrath, Ruth Negga) e attori (Barry Keoghan, Cillian Murphy, Aidan Gillen)». Tra le pellicole che si potranno vedere al festival ci sarà anche An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White che nel 2023 ha vinto l’Oscar per il miglior cortometraggio.

Il Manifesto è firmato Ludovica Basso “Clorophilla”

A una scelta in qualche modo sorprendente se ne aggiunge un’altra. Dopo tre anni caratterizzati dalle opere di altrettanti autori che rappresentano la storia dell’illustrazione italiana – Gianluigi Toccafondo, Milo Manara e Lorenzo Mattotti – il Trento Film Festival cambia radicalmente la prospettiva. C’è infatti la firma della giovane autrice Ludovica Basso, in arte Clorophilla, sul manifesto della 72ª edizione della rassegna sul quale è raffigurata una donna che si fonde con la montagna e guarda il sole.

Attraverso questo disegno”, spiega Basso, “ho cercato di trasmettere le sensazioni che la montagna stimola in me: pace, calma e serenità. Luogo con un equilibrio delicato, che va contemplato e rispettato. Per questo motivo ho scelto un’immagine che si pone come un invito alla contemplazione della natura, alla meditazione ed al silenzio interiore. La Montagna intesa come Donna, come forza creatrice dalla quale tutto nasce ed alla quale tutto è connesso, entità viva che ci accoglie e ci protegge“.

Il presidente del Trento Film Festival, Mauro Leveghi, ha poi sottolineato che “Il manifesto di questa edizione vuole essere un omaggio alla montagna come madre: possiamo quasi leggere un riferimento alla ‘sorella nostra madre terra’ del Cantico delle creature scritto da San Francesco d’Assisi, del quale nel 2025 saranno celebrati gli 800 anni. Una sorella che ci alimenta e ci sostiene, e che per questo va curata e rispettata. È la lezione secolare dell’agricoltura di montagna, talmente incardinata nell’ambiente alpino da diventare quasi un tutt’uno con esso, plasmandone la forma ma adeguandosi ai suoi inevitabili limiti“.

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