Itinerari

Con le ciaspole all’Alpe Fondeccio, ai piedi del versante sud del Monte Rosa

Dalle baite walser dell’Alta Valsesia fino ai piedi del Rosa seguendo il Sentiero Glaciologico e passando accanto al rifugio Crespi Calderini

Gratificante escursione nel Parco Naturale dell’Alta Valsesia, il più alto d’Europa grazie alla presenza nel suo territorio della Punta Gnifetti (4559 m), con magnifica vista sulle cime della parete sud del Monte Rosa. Il percorso è semplice sino al Rifugio Pastore e non presenta difficoltà particolari neanche sino al seguente Rifugio Crespi Calderini; un po’ di attenzione è, invece, richiesta nel tratto di cresta che conduce all’Alpe Fondeccio.

E’ sempre opportuno informarsi sulle condizioni del manto nevoso, in quanto l’ultimo tratto della strada estiva che conduce all’Acqua Bianca può essere soggetto a slavine. Particolare attenzione a valanghe e slavine è richiesta nel tratto in falsopiano che collega il Rifugio Pastore alla deviazione per il Rifugio Crespi Calderini. Lungo tutto l’itinerario è possibile l’incontro con camosci e stambecchi. Il centro di Alagna Valsesia e le sue frazioni meritano una visita per ammirare le case Walser, in pietra e legno.

L’itinerario

Partenza: Alagna Valsesia, località Pedemonte (1212 m)
Arrivo: Alpe Fondeccio (2057 m)
Durata: 5.30 ore (a/r)
Difficoltà: semplice / media
Dislivello: + 846 m
Periodo consigliato: da dicembre a marzo

Da Alagna Valsesia, ultimo paese della valle, si prosegue in auto verso le Cascate dell’Acqua Bianca, sino alla sbarra, all’altezza del parcheggio di Wold, limitrofo alla frazione walser di Pedemonte (1212 m).
C’è anche una struttura adibita a Museo Walser, generalmente aperto anche nei week end invernali. Si cammina, con o senza ciaspole a seconda della neve, lungo la strada asfaltata, oltre la sbarra. Si ignora un bivio sulla sinistra, poco prima di un ponte (n. 6 che conduce al Pastore lungo sentiero, consigliato per la discesa) per proseguire sino alla fine della strada, ai piedi delle Cascate dell’Acqua Bianca, salto di ghiaccio di 130 metri (1495 m).

Cartelli e bacheche segnalano i percorsi e l’inizio del nostro itinerario che ricalca il tragitto del “Sentiero Glaciologico del Parco Naturale Alta Valsesia”, con la presenza di alcune bacheche didattiche, ben visibili anche con la neve. Si sale ora su quello che è il sentiero estivo, generalmente visibile, che si inerpica lungo una scalinata in pietra, tra imponenti larici secolari, passando per le cascate ghiacciate dette “Caldaie del Sesia”. In breve, si arriva all’Alpe Pile da dove si ammira la parete sud del Monte Rosa valsesiano: da destra a sinistra si susseguono Punta Gnifetti, Punta Parrot, Ludwigshohe, Corno Nero e Punta Giordani, tutte cime che superano i 4000 m.

Si lascia sulla destra il sentiero per il Rifugio Barba Ferrero e si devia verso sinistra per attraversare il Sesia lungo un ponte in legno coperto che porta alla piana dove sono situate le baite in pietra del Rifugio Pastore (1575 m; è presente anche uno spartano locale invernale, con 4 posti letto: sempre aperto). Negli ultimi anni, però, il rifugio è aperto anche in alcuni periodi invernali, soprattutto durante le festività. Dal rifugio si prosegue verso monte (n. 6; cartelli) costeggiando il torrente sul lato orografico destro sino a giungere ad una baita e successivamente ad una deviazione sulla sinistra (n. 10; cartelli), evidente anche con la neve, proprio all’altezza della cascatella del Torrente Bors, poco dopo ponticello in legno.

Si sale piuttosto ripidamente con tornanti sino a giungere alla piana dove sono site le baite in pietra del Rifugio Crespi Calderini, esempio di ristrutturazione intelligente, nel rispetto dello stile architettonico tradizionale valsesiano. La gita può anche concludersi in questo punto, ma sarebbe un peccato.
Per continuare si sale sul pendio retrostante il rifugio fino a raggiungerne la sommità, detta belvedere, dove il panorama spazia dalle vette a valle, tra le quali spicca la piramide del Monte Tagliaferro, alla muraglia del Monte Rosa a monte, con le sue cime più alte che sfilano in perfetto ordine crescente, da sinistra a destra, culminando con la punta Gnifetti, sulla quale è visibile la Capanna Margherita.

Seguendo la cresta del cordone morenico, si raggiunge l’Alpe Fondeccio (2070 m), terminando il percorso didattico con l’ultimo tabellone dove, tra l’altro, è ricordato il senso del Sentiero Glaciologico: “saper osservare con occhio diverso e attento i molteplici segni che ci circondano, messaggi importanti e decifrabili che ci aiutano a comprendere la natura e la storia della terra”. Per la discesa, dal Rifugio Pastore ad Alagna, è possibile compiere un giro ad anello. Invece di scendere lungo il percorso di salita, si imbocca il sentiero (cartelli gialli) che diparte dalla baita del “locale invernale” e che scende con tornanti nel bosco per poi costeggiare, sul versante orografico opposto, la strada dell’andata e ricongiungersi con essa all’altezza del ponte. Si prosegue ora lungo la strada innevata sino al parcheggio di Wold.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close