Continuano su base volontaria le ricerche di Mariolino Conti
Il fortissimo Ragno di Lecco è scomparso da quasi un mese. Ma anche dopo la chiusura delle ricerche ufficiali sono in molti a continuare a battere la zona. Per riportare a casa il compagno e il maestro
Quasi un mese è trascorso da quando Mariolino Conti è uscito da casa per scomparire letteralmente nel nulla. Da quella stessa sera si è attivata una formidabile macchina di ricerca con venti squadre di operatori specializzati tra tecnici del CNSAS lombardo, esperti del nucleo speleo alpino fluviale della Guardia di finanza, carabinieri, vigili del fuoco, che hanno utilizzato anche elicotteri, droni e cani da ricerca. Senza risparmiarsi. A loro si sono aggiunti numerosi Ragni di Lecco, determinatissimi a ritrovare il compagno di sodalizio con il quale avevano condiviso innumerevoli scalate in tutto il mondo. Per i Ragni più giovani, invece, Mariolino era un maestro, un esempio di determinazione e tecnica. Nessuno, e per nessun motivo, ha preso in considerazione l’ipotesi che Conti potesse essere svanito.
Così, anche dopo la chiusura ufficiale delle ricerche, alcuni Ragni e diversi amici continuano a battere vallate e campagne nei dintorni di Sondrio alla sua ricerca. L’ipotesi è che non possa essersi allontanato troppo da casa (era uscito a piedi), però in queste settimane il territorio è stato esplorato centimetro per centimetro con passione oltre che con la consueta professionalità. Un mistero, insomma.
Certo, le speranze di ritrovare ancora in vita il conquistatore del Cerro Torre – era il gennaio 1974 quando Conti raggiunse la vetta della Patagonia con Casimiro Ferrari, Daniele Chiappa e Pino Negri – sono ridotte al lumicino, se non addirittura nulle. Ma Mariolino Conti deve tornare a casa. Nessuno intende lasciarlo indietro. Neppure questa volta.