Al via la telecabina riservata alle mele
Entrerà in funzione nel 2024 in Val di Non e consentirà di ridurre notevolmente le emissioni di CO2. L’ultimo tratto sarà in galleria verso le celle ipogee dove viene stoccata la frutta
Questa volta i passeggeri non pagheranno il biglietto. Sulla telecabina che entrerà in funzione nell’estate 2024 in Val di Non (Tn) potranno, infatti, viaggiare solo le mele.
Il nuovo impianto, presentato nei giorni scorsi a Roma e sostenuto da generose iniezioni di fondi del PNRR, non deriva da un capriccio megalomane. Secondo gli ideatori permetterà di trasportare 40mila tonnellate di frutta fino ai magazzini di stoccaggio evitando l’utilizzo dei camion che per effettuare lo stesso trasporto attualmente percorrono 12mila chilometri annui, con una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 nella valle.
Dal punto di vista tecnico si tratterà di un impianto monofune ad agganciamento automatico a tre piloni con 11 piloni di sostegno (di cui 6 in galleria) della lunghezza di 1300 metri e con dislivello di 87 metri, capace di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (i cosiddetti “bins”), alla velocità di 5 metri al secondo. Partirà dalla sala di lavorazione di Predaia e arriverà fino alla Miniera di Rio Maggiore, all’interno delle cave realizzate per estrarre la roccia dolomia. Qui il suo percorso proseguirà per altri 430 metri all’interno di una galleria per raggiungere le celle ipogee: un “frigorifero naturale” a temperatura controllata che già oggi permette di risparmiare il 30% di corrente elettrica rispetto a un magazzino tradizionale, evitando peraltro di dover costruire nuovi edifici in superficie.
La nuova cabinovia sarà accompagnata dalla riqualificazione del centro visitatori Il Mondo di Melinda dal quale potrà partire un percorso tematico dedicato. “In questo modo”, dice Ernesto Seppi presidente di Melinda, “vogliamo riuscire a trasformare un’innovazione industriale in uno strumento di valorizzazione territoriale. Grazie a essa, potremo ben presto raccontare ai turisti la storia che c’è dietro a ognuna delle nostre mele e gli sforzi di innovazione per rendere sempre più sostenibile questa attività. Siamo certi che la visita alle celle ipogee diventerà uno dei punti di forza dell’offerta turistica locale e consentirà agli ospiti di vivere un’esperienza unica al mondo”.