Istituita all’Alpe Devero un’area di tranquillità “a maggiore tutela”
Per tutto il periodo di innevamento non si potrà accedere in un territorio compreso tra il Monte Cazzola e il Vallone di Misanco a protezione del fagiano di monte e della pernice bianca
Tra il Monte Cazzola e il Vallone di Misanco, all’Alpe Devero, è stata istituita un’area di tranquillità “a maggiore tutela” al fine di salvaguardare il fagiano di monte e la pernice bianca. Per i prossimi mesi dunque non vi si potrà accedere per ciaspolare, camminare, praticare sci fuori pista e qualunque altra attività sulla neve.
L’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Ossola e la Cooperativa Devero 2.0 hanno individuato le due aree da proteggere nel corso di sopralluoghi effettuati l’inverno passato e provvederanno a delimitarle con segnaletica inequivocabile. Inoltre, nelle prossime settimane verranno organizzati incontri formativi e informativi dedicati agli operatori turistici e ai professionisti della montagna.
Il Parco naturale Alpe Veglia-Alpe Devero sottolinea che le altre zone dell’area protetta rimarranno accessibili per le escursioni e ricorda ai visitatori di osservare le consuete raccomandazioni comportamentali, riportate anche sui cartelli situati all’ingresso del Devero. Importante, per esempio, tenere i cani al guinzaglio e seguire le tracce già esistenti, mentre per chi si avventura fuori pista è obbligatorio avere ARTVA, pala e sonda.
“Dopo un lungo percorso fatto nell’ambito di diversi progetti d’individuazione delle superfici maggiormente frequentate dagli sciatori e dalle specie oggetto di tutela, abbiamo pensato d’individuare le aree nella zona del Monte Cazzola, perché densamente e costantemente frequentate durante la stagione della neve”, spiega Daniele Piazza, Direttore dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola. “Voglio sottolineare che questa attività non è stata imposta ai gestori degli impianti di risalita, ma è il frutto di una collaborazione e di un percorso di condivisione. Le misure deliberate”, continua Piazza, “entreranno di fatto in vigore quando arriverà la neve già in questo inverno 2023/24. In Italia non abbiamo notizie di altre iniziative simili intraprese in collaborazione con i comprensori sciistici, mentre in Francia, Svizzera e Austria sono attività abbastanza comuni. Preciso, infine, che nessuna attività sportiva viene preclusa, chiediamo soltanto che alcune aree vengano lasciate in assoluta tranquillità”.