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Inaugurato il Becco di Dossena. E scatta la polemica intorno a un’opera tanto invasiva

Si inaugura oggi, venerdì 27 ottobre, la passerella panoramica a strapiombo affacciata sulla Val Parina. Ma c’è chi insorge e grida: “la montagna non è un luna park”

Il Becco, così chiamato per via della forma, è una passerella lunga 16 metri a sbalzo nel vuoto e con vista sulla Val Parina, chiamata così dal nome del torrente che corre nel fondovalle. L’opera sorge in località Culmine del Pai a due chilometri dal paese di Dossena, in Val Brembana e dovrebbe andare ad arricchire l’offerta del cosiddetto “turismo esperienziale” su cui sta puntando forte l’Amministrazione del paese bergamasco.

L’opera è stata finanziata con i fondi derivati dall’Accordo di programma tra il Comune di Dossena e Regione Lombardia, progettata dallo Studio “Fontana&Lotti Lorenzi – Ingegneri associati” e per la sua realizzazione è stato necessario circa un anno.

La notizia ha scatenato non poche polemiche. I detrattori l’hanno definita “l’ennesima opera che deturpa il territorio, inutile alla conoscenza del luogo e alla comprensione autentica del suo paesaggio”. A essere messa in discussione è la scelta del Comune di realizzare una “infrastruttura invasiva ed esteticamente discutibile”, che andrebbe a deturpare una zona rimasta per lungo tempo incontaminata e la cui realizzazione è costata 240 mila euro.
L’opinione pubblica si è quindi divisa tra chi fa il tifo per l’Amministrazione comunale impegnata nella realizzazione di opere che attraggano il turismo e diano visibilità alla zona, e chi, invece, questa passerella non l’avrebbe proprio voluta. Tra i commenti apparsi sui social, in fermento, anche quello di chi, forse con un eccesso di immaginazione, ha definito il Becco di Dossena “un bel trampolino che invita al suicidio”.

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2 Commenti

  1. Ma che bruttura. Mi chiedo da quali menti partoriscono certe idee. 240k di pura bruttura che è destinata a marcire in 30/40 anni e poi rimarrà lì per una vera “esperienza” di deturpamento ambientale.

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