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5 malghe e rifugi dell’Alto Adige aperti in ottobre (e oltre)

Sulle montagne altoatesine i luoghi di ristoro in quota ancora aperti non mancano. Canederli, strudel e kaiserschmarrn fatti in casa sono un’ulteriore, e buona, ragione per mettersi in cammino

Godere del foliage, dei colori dell’autunno, della luce radente e del sole tenue di ottobre in Alto Adige vale il viaggio. Ancora meglio se tutto questo è accompagnato da una fetta di strudel o da un piatto di canederli in uno dei rifugi o delle malghe in pietra e legno ancora aperte nelle prossime settimane. Eccone cinque.

Malga di Laces – Val Venosta

Una casetta in legno e pietra circondata da boschi di conifere e praterie alpine. Un vero paradiso. La malga si può raggiungere sia dalla stazione di monte della seggiovia malga di Tarres (in 45 minuti) oppure dalla stazione a valle in un’ora e mezza. Data la bellezza del paesaggio, vale la pena fare il sentiero più lungo. La famiglia Tschenett vi accoglierà con castagne abbrustolite sul falò e altre prelibatezze. Da qui è obbligatoria una tappa alle acque turchesi del Lago di Tarres. Seguendo la strada forestale, in breve si giunge a questo eden di relax e colori.
Aperta fino al 5 novembre.

Malga Egger-Grub-Alm – Val Passiria

Nel cuore della Val Passiria, questa malga sorge sulle pendici della Punta Altacroce. Per raggiungerla si parte dal paesino di Stulles seguendo su un piacevole sentiero nel bosco che si arrampica pian piano fino ai 1940 metri di quota del rifugio. La malga ha un ampio terrazzo da cui godere della vista sulla corona di montagne che circonda la valle magari mentre si gusta uno dei dolci al cioccolato fatti in casa. Da qui, se si continua a salire per i ripidi prati montani, si può arrivare fino sull’Altacroce. Dopo la malga Hochalm, il sentiero prosegue stretto e in parte esposto e dopo un tratto di ghiaione si guadagna la vetta. La punta è uno splendido pulpito sulla catena montuosa del Giovo.
La malga è aperta fino al 30 novembre.

Malga Haniger Schweige – Passo Nigra

Sette guglie di dolomia che si stagliano nel cielo. Le Torri del Vajolet, nel gruppo del Catinaccio, sono teatri di grandi imprese alpinistiche e dei capolavori naturali per bellezza e maestosità. Il rifugio Haniger Schweige, una graziosa costruzione in legno con ampie vetrate, guarda proprio a queste torri. In un solo colpo d’occhio si riesce a raccogliere la tranquillità bucolica delle ampie praterie alpine e il fascino severo di questi siluri di roccia. La malga si trova nel Parco Naturale Sciliar-Catinaccio e si raggiunge in circa due ore dal Passo Nigra. Per gli amanti degli anelli in montagna, questo rifugio permette di percorrerne uno, grazie al sentiero che porta a San Cipriano. Qui un pullman turistico vi riporterà al vostro punto di partenza.
Aperta fino al 5 novembre.

Malga Möltner Kaser – Altopiano del Salto

L’altopiano del Salto, nel sud del Tirolo, è una fucina di trekking e itinerari per tutti i gusti. Tra questi anche i numerosi sentieri che portano alla malga e alpeggio Möltner Kaser. Il Kaser, infatti, è un rifugio ma anche un vero alpeggio che ospita allevamenti di bovini, ovini e cavalli avelignesi. Il posto giusto dove passare un weekend alla Heidi, chissà che non incontriate anche Fiocco di Neve.
La malga offre una cucina tipica sempre con prodotti stagionali e locali. Piatto forte è il Kaiserschmarrn, una sorta di frittata dolce accompagna da marmellata ai mirtilli rossi. La discesa dal rifugio, poi, potrebbe essere un po’ più faticosa, ma ne vale la pena. Oppure potete percorrere uno dei tantissimi itinerari che passano nei pressi della malga, come quello che attraversa la valle Holdertal, o quello che porta tra le sfumature dorate dei larici del Giogo di Meltina, o ancora quello che arriva alla Croce Putzer.
Aperta fino al 5 novembre.

Rifugio Oltradige – Passo della Mendola

Rifugio dalla storia lunghissima. Costruita nel 1913, questa casetta in pietra e legno mantiene quel sapore di essenzialità e cura dei dettagli. Il rifugio sorge sulle pendici del Monte Roen, la cima più alta della Mendola. Per raggiungerlo si parte proprio da Passo Mendola e si cammina per circa due ore e mezza nel bosco. Il percorso ha uno sviluppo considerevole ma regala una vista panoramica senza uguali: dalle Dolomiti all’Ortles. L’Oltradige, gestito da due ragazzi giovani, è il punto di partenza per vari itinerari divertenti da fare con imbrago e caschetto. Uno di questi è la via ferrata al Monte Roen, semplice e non troppo lunga. Oppure si può scegliere il Sentiero dei Camosci, con tratti attrezzati e corde fisse. Possibilità di pernottamento.
Il rifugio rimarrà aperto fino a inizio novembre.

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Un commento

  1. Bella iniziativa questa di segnalare sia in Alto Adige che in Valle d’Aosta i rifugi o luoghi di accoglienza aperti oltre la ormai troppo prematura classica chiusura stagionale. Bel servizio agli escursionisti che vogliono godere dell’autunno e anche ai gestori intraprendenti.
    Grazie,
    Domenico

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