Itinerari

In Valtellina sulla Via dei Terrazzamenti

Trekking autunnale tra i colori e le cantine di una strada di recente inaugurazione ma dalla storia antica. Premiata dall’Unesco.

Camminare per 70 chilometri lungo un Patrimonio dell’umanità. Succede in Valtellina dove da qualche anno è stata disegnata la Via dei Terrazzamenti, un tracciato di bassa quota il cui filo conduttore sono proprio quei muretti a secco che dal 2018 sono stati iscritti nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Un riconoscimento postumo all’opera di un’infinità di contadini che nel corso dei secoli hanno costruito queste opere per ricavare dai pendii spazi utili per le coltivazioni. E che ancora oggi risultano indispensabili. Nel tratto della provincia di Sondrio che va da Morbegno a Tirano, coltivazioni significano soprattutto vigneti e meleti ed è in questo contesto che si sviluppa il percorso. I biker, grazie anche ai dislivelli relativamente modesti possono completarlo in una sola giornata, mentre il consiglio per chi cammina è di suddividere il trekking in quattro tappe. In questo modo ci sarà il tempo per visite a monumenti e cantine, nonché di riempirsi gli occhi di tanta bellezza senza affanni.

Quattro tappe, mille emozioni

La via dei Terrazzamenti corre a mezza costa tra 300 e 700 metri di quota sulla soleggiata destra orografica della Valtellina. L’itinerario è ben segnalato  con cartellonistica verticale: la freccia principale e identificativa della Via dei Terrazzamenti è di colore giallo con l’apposito logo, ma lungo il sentiero si possono anche trovare targhette di colore bianco e rosso con posizionato il logo della Via. Lungo il percorso si trovano circa 40 aree di sosta attrezzate con panchine, portabici e cartelli con informazioni sulle attrazioni da visitare nelle immediate vicinanze. Il tragitto attraversa numerosi centri abitati dove è possibile prendere i mezzi pubblici per tornare al punto di partenza o per abbreviare il percorso secondo le proprie necessità.

La prima tappa va in 24 km da Morbegno a Berbenno, si snoda in parte lungo la costiera dei Cèch e incontra i borghi dapprima i borghi di Dazio e Masino. Il percorso raggiunge il monolite Preda di Remenno, quindi si attraversano Ardenno e il territorio di Buglio in Monte.

Più breve la seconda giornata: sono solo 14 km che percorrono per lunghi tratti i terrazzamenti vitati e i muretti a secco entrati a far parte del Patrimonio Unesco. Cammin facendo si ammirano la chiesa di Santa Maria Assunta, la frazione di Polaggia, i boschi di Postalesio e la cittadina Castione Andevenno circondata dai vigneti. Poco prima dell’arrivo si sosta al Santuario di Santa Maria della Sassella costruito su un dirupo a picco sulla valle dell’Adda. Quindi si entra a Sondrio, meta di giornata.
Sono 16 i km della terza tappa che dal capoluogo conduce a Castionetto passando nella fase iniziale dalla frazione Ponchiera e a Montagna in Valtellina. In questo tratto si attraversa anche un esteso castagneto, ovvero si effettua una variazione sul tema predominante dell’itinerario. . Quindi si passa per Poggiridenti, Tresivio, Ponte e, appena prima di giungere a Castionetto si osserva la svettante  Torre di Roncisvalle.
Da Castionetto si arriva infine a Tirano, meta finale del trekking. Si cammina per circa 18 km   passando anche da Teglio, la capitale dei pizzoccheri.  Piatto squisito certo, ma poco adatto allo sport. Per fortuna gli ultimi chilometri non sono impegnativi e si arriva in relax a Tirano, dove è bello aggirarsi, per una volta senza bisogno di cartelli segnaletici tra i vicoli del labirintico centro storico. Accanto al Santuario della Madonna di Tirano, partono i convogli del Trenino Rosso del Bernina: una tentazione forte.

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