Itinerari

Il Grande Est dell’Alpe Devero: un’escursione che lascia il segno .

Un anello in Val d’Ossola tra i più panoramici delle Alpi, tra notevoli specchi d’acqua e panorami da grande nord, colorati dalle tonalità dell’autunno

Panorami d’ampio respiro, tra cime laghi e pianori. Sono questi gli elementi che caratterizzano il versante orografico sinistro che sovrasta la piana di Devero e il fiabesco borgo di Crampiolo.  L’escursione è anche una traversata degli alpeggi del Devero, lungo la zona che, per convenzione, viene definita “Grande Est”. Si cammina su un balcone panoramico, sulle montagne del Parco Devero – Veglia. Recandosi al Devero per pochi giorni, questa escursione è ideale per vedere molti degli ambienti peculiari della zona. La gita è, infatti, molto varia con tratti nel bosco e in zone di torbiera e di pascolo, il tutto con grandiosi scenari sulle vette del Devero e, in particolare, sul Cervandone, sull’Arbola e sul Cistella che, spesso, si riflettono nei numerosi laghetti che si toccano lungo il sentiero. Anche il bacino idroelettrico di Codelago, con le sue due dighe, non compromette l’idea di ambiente naturale di questa zona. L’autunno è uno dei momenti migliori per visitare l’alpe, visto la numerosissima presenza di larici che assumono i colori tipici della stagione. Nei week end, è consigliabile informarsi sull’apertura della strada che è a pagamento e a numero chiuso.

Tra laghi, larici e antichi insediamenti

Dal parcheggio si entra nell’alpe, fiancheggiando la fontana e lasciando, sulla sinistra, la chiesa. Si prosegue dritto, ignorando la deviazione sulla sinistra e si attraversa il ponticello. Bello il colpo d’occhio sulla piana dell’Alpe Devero, con le case in legno e pietra divise in varie “frazioni”, definite anche “località”. Si lascia sulla destra il sentiero che devia verso la Corte d’Ardui (lo si percorrerà al ritorno) e si cammina dritto, fiancheggiando la Pensione Fattorini e i ruderi dell’Albergo Cervandone, oggi una sorta di cattedrale nel deserto. Bellissimo il panorama sul gruppo roccioso del Cervandone e sulla Punta della Rossa. Si devia a destra, in salita, sull’ampia sterrata che, senza difficoltà, costeggia e sovrasta il torrente sino ad arrivare alla piana di Crampiolo, il piccolo borgo fatato, una sorta di frazione dell’Alpe Devero, tanto caratteristico da sembrare irreale, con le case tradizionali, la chiesetta bianca e lo sfondo delle cime, con il Cervandone a sinistra e la Punta d’Arbola a chiudere la visuale. Con una breve deviazione (circa 20 minuti andata e ritorno) è possibile raggiungere il piccolo Lago delle Streghe. Vicino alla chiesetta del paesino si imbocca la mulattiera che si innalza sulla destra (sinistra orografica), sino al Lago Devero. Bellissima la vista sull’intaglio della selvaggia Valdeserta, sulla Punta Fizzi e sull’Albrunhorn, sul versante opposto. Si cammina costeggiando le rive del lago e, superati due ponti nei pressi di un baitello, si sale con dei tornanti. Si attraversa una zona boscosa, per giungere in una valletta pianeggiante, alla quota di circa 2000 m, detta Canaleccio, fiancheggiata da pareti erbose, con splendida vista sul gruppo del Cistella, alle nostre spalle, e sul gruppo dell’Arbola, proprio di fronte. Al termine del Canaleccio, si inizia a salire verso destra, con ampi tornanti sulla bella mulattiera, a tratti lastricata. Interessanti gli scorci sul sottostante Lago di Pianboglio (1992 m). Al termine del pendio si giunge all’Alpe Forno Inferiore (2213 m). Da qui un cartello ci indica la direzione (verso Devero; H 12) per l’Alpe della Valle (2083m) che si raggiunge, senza sentiero obbligato, attraversando ampi pascoli in zona pianeggiante, con spettacolo sulle cime dell’Alpe Devero, da destra a sinistra: la Punta d’Arbola, le montagne della Valdeserta, la Punta Fizzi, il Monte Cistella e, in lontananza, l’Alpe Veglia, con il Monte Leone. Dall’Alpe della Valle (2222 m) si prosegue, in direzione del Cistella, superando il Monte Corbernas, che rimane sulla sinistra, sino a giungere all’Alpe Sangiatto e al Lago Sangiatto, nelle cui acque si specchiano le rocce grigie del gruppo del Cervandone. Si costeggiano ora le rive del lago, sul lato destro (nel senso di marcia), dove cartelli indicano il semplice sentiero di discesa. Si entra nel bosco, prevalentemente di larici, sino alla piana della Corte d’Ardui, circondata da larici. Si ignora la deviazione verso destra, che ritorna a Crampiolo, per continuare a sinistra (indicazione Alpe Devero), costeggiando il torrente, all’ombra del bosco. Con qualche irrilevante saliscendi, si arriva in una zona di case e baite che annuncia la vicinanza all’alpe. Ancora alcuni minuti e si torna alla piana dell’Alpe Devero, nei pressi dei ruderi dell’Albergo Cervandone, chiudendo così il giro ad anello.

Punto di partenza: Alpe Devero (1631 m)
Punto di arrivo: Alpe Devero (1631 m)
Dislivello: + 582 m; – 582 m
Tempo di percorrenza: 6 ore
Difficoltà: E
Periodo: da giugno a ottobre

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